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CHI L’HA VISTO – Braafheid e un rinnovo per zero presenze: Tare consiglia a Pioli di riprovarlo al centro!

Edson Braafheid
Undici panchine e una tribuna (nel derby) in questo campionato. Mai convocato in Europa. Che fine ha fatto Braafheid? L’anno scorso, nella prima parte della stagione, sembrava una benedetta intuizione sulla fascia sinistra. Volava, Edson, con...

Alberto Abbate

ROMA - Undici panchine e una tribuna (nel derby) in questo campionato. Mai convocato in Europa. Che fine ha fatto Braafheid? L’anno scorso, nella prima parte della stagione, sembrava una benedetta intuizione sulla fascia sinistra. Volava, Edson, con una prestazione migliore dell’altra. Sino a quel maledetto infortunio a dicembre: lesione del collaterale interno del ginocchio sinistro, gesso e lungo stop. Il rientro a metà febbraio, ma in partita soltanto il 4 aprile a Cagliari e altri quattro spezzoni (con Juve, Parma, Atalanta e Inter) sino a fine campionato. La domanda oggi è più che lecita: perché rinnovare il contratto d’un anno - seppure a 650mila euro - a un giocatore mai più considerato? Braafheid era ed è il leader della colonia olandese a Formello, ma questo può davvero bastare a spiegarne l’ingaggio? A 31anni Edson sembrava poter respirare un’altra giovinezza alla Lazio, da mesi però sembra già un lontano ricordo biancoceleste. Anzi, una meteora.

CONTINUI STOP - E pensare che Pioli l'aveva ringiovanito: tecnica, velocità e mitragliate di cross. Anche quest’anno Braafheid poteva avere la sua nuova chance. In ritiro ad Auronzo, come l’estate prima, Edson era resuscitato ancora. Il tecnico aveva ricominciato a valutarlo con attenzione. Invece, ecco un’altra caduta. L’olandese si era fermato il 27 luglio per un problema alla caviglia e si era riaffacciato fuori dall’infermeria soltanto il 19 agosto, il giorno dopo l’andata del preliminare Champions. Da allora un po’ di tempo per recuperare la forma. Nel momento in cui Braafheid poteva avere di nuovo la sua occasione, Pioli trovava la soluzione vincente Lulic per ovviare all’involuzione di Radu a sinistra.

LA PAZZA IDEA - La speranza è l’ultima a morire. Braafheid deve coltivarla, assicurano brusii a Formello. Perché nelle prossime giornate potrebbe davvero essere il suo turno. Non più sulla fascia, Tare vuole vederlo da tempo all’opera al centro. Aveva spronato Pioli a provarlo già l’anno scorso nei frangenti di difficoltà, ora non potrebbe esserci un periodo più nero. De Vrij ai box, Hoedt nella fase di crescita, Mauricio e Gentiletti in perenne difficoltà. Almeno sino al mercato di gennaio, con l’arrivo di un nuovo centrale, bisognerà fare di necessità virtù. Mancano ancora 7 partite (comprese le due di Coppa) sino al break di Natale, il diesse nell’ultimo pranzo ha suggerito a Pioli di sperimentare anche Braafheid nelle prossime sedute. Forse se l’era dimenticato.

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