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ESCLUSIVA – Cardone: “Matri alla Lazio grazie a Balotelli. Ho parlato con Galliani e…”

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"Sulla cedibilità di Matri, Galliani mi disse che non c'erano possibilità. E' arrivato alla Lazio grazie all'arrivo di Balotelli in rossonero. Altrimenti - Alessandro - sarebbe stata l'unica riserva di Bacca e Adriano e per questo sarebbe...

redazionecittaceleste

(Pubblicato ieri 14 settembre) ROMA - Ai microfoni di CITTACELESTE FM, in onda su ELLE RADIO 88,100 dal lunedì al venerdì dalle ore 17,30 alle 19,30 e su CITTACELESTE TV canale 669 del digitale terrestre, è intervenuto il giornalista di Repubblica Giulio Cardone. Argomento iniziale, la coesistenza (futura) Matri-Klose: "Prima di tutto iniziamo col dire che secondo me - Klose - lo rivedremo dai primi di novembre. Negli ultimi anni Miro ha imparato a muoversi come regista offensivo e per questo credo che possa pure coesistere con Matri. Detto questo, penso che una cosa del genere si possa adottare in momenti particolari. Quella delle due punte non è una cosa che mi fa impazzire".La Lazio: "Rispetto allo scorso anno mi pare che la Lazio abbia meno giocatori in area. Anzi, crea proprio meno palle gol". Calciomercato:"Forse a settembre c'è ancora qualche movimento. Io pensavo fosse l'anno giusto per Borini: a Tare piace tantissimo. Non ci sono state idee chiare anche sulla situazione di Djordjevic e questo potrebbe aver complicato un po' le cose. Sulla cedibilità di Matri, Galliani mi disse che non c'erano possibilità. E' arrivato alla Lazio grazie all'arrivo di Balotelli a Milano. Altrimenti - Alessandro - sarebbe stata l'unica riserva di Bacca e Adriano e per questo sarebbe rimasto in rossonero".Il match con l'Udinese:"Secondo me le condizioni del campo hanno complicato tutto. Ma una cosa positiva la vedo nel futuro di Keita: ora è assolutamente all'interno del progetto-Lazio. Questo mi rende davvero felice. Sono contento perchè il ragazzo lo merita. Ma credo che Pioli stia iniziando a vedere come alternativi e non complementari Anderson e Candreva. Non a caso l'uno fa bene quando l'altro non c'è. Non vorrei che sia nato un nuovo dualismo".

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