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ESCLUSIVA – Massimo Maestrelli: “Papà e Pioli si assomigliano. Brava Lazio a investire sui giovani”

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Massimo Maestrelli ricorda il padre che oggi avrebbe compiuto 93 anni

redazionecittaceleste

ROMA – Ai microfoni di Cittaceleste FM, in onda sugli 88,100 di Elle Radio e su Cittaceleste Tv canale 669 del digitale terrestre, è intervenuto Massimo Maestrelli: “Chinaglia lo abbiamo ospitato perchè dopo il gesto sotto la Curva, aveva circa 100 tifosi imbufaliti sotto casa. Per mio padre, Chinaglia era come un altro figlio. Pioli e papà si assomigliano nella signorilità con cui si approcciano ai tifosi e ai giocatori. Senza troppi eccessi, anche quando sono arrivate le critiche, hanno sempre lavorato molto bene, senza mai alzare la voce, ma avendo piena fiducia nel loro lavoro. La Lazio di quest'anno mi sembra che stia facendo lo stesso percorso della passata stagione, sono contento che la società abbia investito sui giovani, italiani e stranieri, che ci permetteranno di essere coperti per i prossimi 10 anni. Credo molto nella politica dei giovani, a differenza di squadre come il Milan che si sono affidati a giocatori più avanti con l'età. Della Lazio del 1974, siamo stati baciati dalla fortuna, a 12 anni siamo stati sempre a contatto con la squadra, prrendevamo parte Alla tattica, eravamo parte di quel gruppo, eravamo considerati grandi, babbo ci ha fatto entrare in punta di piedi: sembrava che avessimo 20 anni, quando in realtà ne avevamo 12, spesso sentivamo anche parole forti per la nostra età. Alla fine ci siamo laureati, mamm ci diceva sempre di studiare, siamo ebbri di amore e di affetto, da parte di tutti e ne siamo orgogliosi. Imparato era il Di Bella della situazione, Chinaglia lo era andato a prendere fino a Genova, per cercare di salvare papà. Per mio padre era quasi più importante la salvezza di quello Scudetto che era inaspettato”.