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Berisha, l’iceman biancoceleste

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di SIMONE IPPOLITI“Mi hanno promesso che sarò io il titolare” così urlava Etrit Berisha ancor prima di effettuare le visite mediche. Tare si infuriò e il tutto si spiegò con un “le mie parole sono...

redazionecittaceleste

di SIMONE IPPOLITI“Mi hanno promesso che sarò io il titolare” così urlava Etrit Berisha ancor prima di effettuare le visite mediche. Tare si infuriò e il tutto si spiegò con un “le mie parole sono state fraintese”. E’ sempre Marchetti la prima scelta nella testa anche di Edy Reja, ma vista la sua indisponibilità, anche contro il Bologna è stato chiamato in causa l’albanese. “E’ uno che da sicurezza” serpeggia in curva Nord tra i tifosi, è questo il pensiero comune. E effettivamente fino a questo momento le prestazioni del numero 1 hanno convinto in pieno. I numeri “italiani” sottolineano il buon lavoro fatto e vista la difesa colabrodo biancoceleste, prima dell’arrivo di Reja, il risultato è ancor più importante. Sono 411 i minuti di imbattibilità per Berisha contando le partite tra Europa League, il debutto contro l’Apollon Limassol e le 0 reti subìte contro Legia e Trabzonspor e in campionato con Inter e Bologna, prima volta in stagione che la difesa biancoceleste rimane imbattuta per due partite consecutivi. Di certo, i ritrovati Dias e Biava e la mano curativa di Edy Reja per il reparto difensivo, aiutano l’estremo di turno, ma anche nell’ultimo match di campionato, sono fioccati i voti in pagella e nella noia mortale del Dall’Ara, è risultato decisivo il suo intervento sul colpo di tacco di Rolando Bianchi.

 

E a proposito di piedi, Berisha è stato autore anche di un paio di gol su calcio di rigore. Il primo nel corso di una partita di campionato contro l’Helsinborgs e poi in un preliminare di Europa League contro il Clift onville. “E’ un misto tra genio e sregolatezza anche se caratterialmente è un ragazzo riflessivo - dice Gianni De Biasi commissario tecnico dell’Alabania - Lo chiamo Iceman, perché non si impressiona di nulla”. Un carattere forte, accompagnato anche da un fisico importante grazie ai suoi 194 cm di altezza, Berisha si candida per essere il numero 1 biancoceleste. Capisce che la stagione non è semplice, ma la sensazione di aver trovato un club che punta su di lui è ben certa. Ora ha la possibilità di affinare il suo talento, grazie agli insegnamenti del bravissimo preparatore Grigioni. Infatti, agli inizi l’albanese è cresciuto tra i pali quasi come un autodidatta, avendo poche possibilità di imparare i segreti del mestiere. Il futuro di Marchetti è un rebus? Questo ancora non si può sapere con certezza. Moti meno dubbi invece ci sono, su chi eventualmente lo rimpiazzerà.Cittaceleste.it