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PUNIZIONE – La frase incriminata di Candreva

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ROMA - Lo ha confidato a chi gli sta vicino, Candreva c’è rimasto parecchio male per il cambio di Pioli a Verona: "Aveva iniziato bene, poi si stava lentamente spegnendo e alla squadra serviva più brillantezza". Spiegazione...

redazionecittaceleste

ROMA - Lo ha confidato a chi gli sta vicino, Candreva c’è rimasto parecchio male per il cambio di Pioli a Verona: "Aveva iniziato bene, poi si stava lentamente spegnendo e alla squadra serviva più brillantezza". Spiegazione poco convincente. Perché Candreva aveva sfornato ben 3 passaggi da gol (per Djorjdevic, Mauri e Parolo) sino al sessantusimo. Quel numero 87 sulla lavagnetta luminosa del quarto uomo è sembratya una lettera scarlatta. Antonio, nervoso, avrebbe detto qualche parola di troppo nello spogliatoio e in campo ai compagni: «Qui devo fare tutto io…». Così è stato punito. Pioli e la società avevano chiesto all'esterno d'essere un trascinatore, vogliono far diventare leader chi non è nato tale. Candreva tuttavia è un estroso furetto, ma non ha certo l’anima da capobranco. Così ha recepito male la lezione. Essere leader non significa urlare ai compagni.

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