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IL RISCATTO – Berisha zittisce i fischi dell’Olimpico

Berisha
ROMA – In volo, lascia tutti a bocca aperta. Silenzio, ingrati! Berisha entra fra i fischi dei laziali (una vergogna), esce fra gli applausi sotto la Nord. Altre due reti (e sono 10 in 5 partite, fra campionato e coppe) giovedì nella sfida...

Alberto Abbate

ROMA - In volo, lascia tutti a bocca aperta. Silenzio, ingrati! Berisha entra fra i fischi dei laziali (una vergogna), esce fra gli applausi sotto la Nord. Altre due reti (e sono 10 in 5 partite, fra campionato e coppe) giovedì nella sfida col Saint-Etienne. Ieri, al 37’ deve sostituire Marchetti infortunato. Etrit ammutolisce i mugugni a inizio ripresa e salva la Lazio: in realtà, sbaglia a non uscire, ma s’allunga come un gatto e artiglia un diagonale velenoso di Dionisi. Al 65’ ancora l’albanese decisivo su un missile di Ciofani. Poi benedice la traversa sulla capocciata di Blanchard, ma dai guantoni di Berisha esce comunque sudore “santo” per la vittoria sul Frosinone. Ora bagnate pure i piedi di Cataldi. Un missile dietro l’altro, mai uno vicino alla porta di Leali: «Il gol? Continuerò a tirare, prima o poi arriverà. Il giorno che butto giù la porta, esulto come un pazzo. Fisicamente sto bene, sono molto contento della mia condizione. Questa non era una partita facile, adesso ci sarà la sosta ed era molto importante vincere. Il Frosinone era complicato da battere, è una squadra in forma. Siamo e sono molto contento. L’esultanza? E’ una cosa che è arrivata da sola, queste partita si fa presto a prenderle sotto gamba, invece abbiamo avuto il merito di rimanere concentrati fino alla fine». Multato Konko per non essersi presentato a parlare in mixed zone. Lui, sbadato.