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Klose – Llorente, senso del gol nel DNA

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ROMA - Il titolare aggiunto contro quello "mancato". Fernando Llorente contro Miro Klose si può leggere anche così. Con una storia per certi versi imprevedibile alla vigilia del campionato. Klose doveva essere protagonista, con la...

redazionecittaceleste

ROMA - Il titolare aggiunto contro quello "mancato". Fernando Llorente contro Miro Klose si può leggere anche così. Con una storia per certi versi imprevedibile alla vigilia del campionato. Klose doveva essere protagonista, con la coccarda della coppa Italia sul petto e nella stagione del mondiale. Invece si è infortunato ci ha messo tanto -troppo - per recuperare, e i suoi sostituti - Perea, ma anche Floccari - non sono stati all' altezza. Llorente e' partito riserva, alle spalle di Tevez e Vucinic, ha faticato a prendere il ritmo dopo le ruggini con l'Athtletic Bilbao, ma poi è' entrato in squadra e non ne è uscito in più, costringendo Vucinic a un passo dalla cessione. Klose e Llorente, specchi della attuale stagione di Lazio e Juventus. Non è un caso che la Lazio stia risalendo, si' con Reja in panchina, ma soprattutto con il ritorno in pianta stabile del centravanti Klose. Llorente invece, che la Juventus si era assicurata già nel corso della scorsa stagione, in avvio era stato accantonato da Conte, ma una volta raggiunta la forma migliore e' diventato quello di cui aveva bisogno la squadra bianconera. Il cannoniere capace di risolvere le partite più complicate. Klose e Llorente, due macchine da gol! Ecco il punto di contatto.

 

E se Llorente è abilissimo nel gioco aereo e molto forte dal punto di vista fisico, nella Juve e' diventato il punto di riferimento offensivo, l'attaccante su cui si appoggia la squadra, e dunque pienamente funzionale al gioco di Antonio Conte. Anche Miro klose è bravo di testa ma più che per la possanza fisica, per la scelta di tempo e per la rapidità, doti che lo rendono assolutamente decisivo per la manovra laziale. "Con impegno e un po' di fortuna possiamo pure strappare un pareggio" racconta Klose alla vigilia. Non certo un manifesto votato all'ottimismo. Ma si può capire: nelle due occasioni in cui la Lazio ha affrontato la Juve, in questa stagione, ha sempre subito quattro gol. Realismo e freddezza di un campione che la Lazio sta per perdere a parametro zero. La stessa formula con cui Llorente e' atterrato alla Juve. Per far gol e giocare felice. L'altra faccia, bella e sorridente, della stessa medaglia da cannoniere. Opposta all'altra, momentaneamente più cupa, di Miro Klose.Cittaceleste.it