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FOCUS – Petko – Lotito, arrivederci in tribunale

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di SIMONE IPPOLITI ROMA - Si riaprono i cancelli di Formello, fate passare Edy Reja, ora in veste ufficiale di tecnico della Lazio. E’ tramontata l’era, seppur breve ma immortale di Petkovic. Il tecnico del 26 maggio si allontana,...

redazionecittaceleste

di SIMONE IPPOLITI

ROMA - Si riaprono i cancelli di Formello, fate passare Edy Reja, ora in veste ufficiale di tecnico della Lazio. E’ tramontata l’era, seppur breve ma immortale di Petkovic. Il tecnico del 26 maggio si allontana, arrivato nell’anonimato, esce col botto insieme ai suoi collaboratori Antonio  Manicone e Paolo Rongoni per i fatti accaduti che hanno determinato la  cessazione del vincolo fiduciario che costituisce elemento essenziale del rapporto di lavoro. Lui e la Lazio hanno sfiorato il tribunale, luogo ben gradito a Lotito per le cause passate. Questa volta invece, il Presidente ha evitato anche l’incontro con i legali, rimanendo a Cortina. Ma le aule giudiziarie non sono poi così lontane. Il motivo del licenziamento “per giusta causa” fa già discutere. A Lotito non è piaciuto l’atteggiamento del tecnico e quella firma sul contratto svizzero, per lui pesa come un macigno. Inadempienza? Mancanza di rispetto per la S.S. Lazio? Ma al peggio non c’è mai fine e precedenti del genere campeggiano nella nostra serie A.

 

Lo sa bene Ballardini pescato davanti al pc societario e licenziato sempre per “giusta causa” dal Presidente del Cagliari Cellino. Motivo? Utilizzo a scopo personale. Per la cronaca, la causa è ancora in corso. Ed ecco che rispunta lo spettro del tribunale e per non farsi mancare nulla, il ritornello giudiziario, sappiamo ha fatto scuola anche a Salerno. Galderisi, tecnico della squadra amaranto, fu licenziato da Lotito per comportamenti non professionali nel corso del ritiro. L’allenatore vinse la causa e furono ritenuti inammissibili gli appelli fatti dalla società. Vizio di forma, non di contenuto, ma non è un dettaglio. E la telenovela, stiamone certi, è appena iniziata. “Non preoccupatevi, avete avuto il diritto di firmare” – così la FIFA “tranquillizzava” la Federazione svizzera riguardo al nero su bianco di Petkovic, collaborazione che inizierà di fatto dal primo luglio, al termine dei mondiali in Brasile. E poi ancora – “Consideriamo il licenziamento ingiusto e illegittimo – grida il legale di Petkovic Paco D’Onofrio - perché non è stata mai violata alcuna regola e non è un caso che nella lettera di contestazione non viene citata la norma violata. Saremo costretti ad agire per vie legali per ristabilire verità e giustizia e anche per coltivare l’ipotesi di un risarcimento del danno dell’immagine nei confronti del mio assistito”. Ma ora c’è un campionato da onorare e a proposito di panchina, Reja potrà sedere su quella biancoceleste. Rimettere in riga la squadra, lavorare tutti insieme per un obiettivo unico, ma soprattutto per la Lazio. Questa sì, che è una giusta causa. Cittaceleste.it