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BENTORNATA VITTORIA IN TRASFERTA: BIGLIA UBER HELLAS!

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Lazio vittoriosa a Verona: tifosi in delirio

redazionecittaceleste

VERONA - Nel nome del padre, del figlio e dello spirito Biglia. Basta la sua presenza per tornare a macinare gioco e punti in trasferta. Si fa il segno della croce, Lucas, dopo aver centrato la rete. Da Verona a Verona: due anni fa l’argentino segnò il suo primo gol in A, due anni dopo torna e Lazio segna finalmente lontano dall’Olimpico. Era tutto scritto nel vangelo secondo Biglia, che Pioli sfogliava da giorni a Formello, in attesa del rientro. Fondamentale il capitano in mezzo al campo per tutti i compagni, per ogni geometria. E persino per la grinta. Con Lucas è tutta un’altra Lazio, che sa combattere e vincere in 10. Espulso a dieci minuti dalla fine uno scoordinato Mauricio, peccato si debbano fare i conti con questi terribili buchi in difesa.

GENTILETTI - Il cammino di Santiago è ancora quello di una lumaca. Così Gentiletti scivola due volte in un flash: prima lo salva la traversa, poi Helander lo anticipa di testa. Una sfilata d’errori, che cancella una bella passerella biancoceleste d’una mezzora. In realtà, la Lazio va sotto quando merita il vantaggio, sopratutto quando Giacomelli glielo nega: rigore netto di Helander, che trattiene Felipe in area, l’arbitro fischia fallo al contrario. Valutazione folle, ma i biancocelesti non riescono ancora a essere cinici sotto porta. Nemmeno ora che finalmente c’è una regia per arrivarci: prima prestazione d’applausi, in questa stagione, di Parolo che, al fianco di Biglia, torna a illuminare la mediana. Meravigliosi due lanci, mal sfruttati da Djordjevic e Kishna. Anche Milinkovic, nel primo tempo, potrebbe castigare l’Hellas dopo un mischione in area, ma è moscio il tiro in “serbo”.

FELIPETTO - Solita grinta da vendere, invece, per Basta sulla fascia destra. Dove la Lazio torna a girare a mille con un Felipetto più sereno dopo il gol col Genoa. Prova a imitare se stesso, il brasiliano, al 50’con un altro tiro a giro. Incrocio accarezzato, stavolta. A sinistra rimane invece fermo e impaurito, Lulic, per un tempo. Inchiodato forse dall’ansia d’avere accanto proprio il “lentissimo” Gentiletti. Nella ripresa però Senad si scatena più volte. Al 60’, dopo uno strepitoso slalom fra tre avversari, scarica al centro per Djordjevic: il tapin del serbo da un metro colpisce in pieno Moras. Gol divorato, era destino: al suo posto, entra Keita e si conquista subito il rigore. Trasformato, guarda caso, da Biglia. Che tocca pure la palla sulla punizione per il missile rasoterra di Parolo C’è poco altro da dire: Lucas uber Hellas.