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La Juventus strapazza la Lazio: all’Olimpico è 0-3

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ROMA– Ammazza, la “Vecchia” Signora! E' un'esclamazione. Perché il big match all'Olimpico finisce dopo 90', ma dopo 20' si vede tutto il gap con la Lazio. Il forte “Apache” è infinito rispetto a...

redazionecittaceleste

ROMA– Ammazza, la “Vecchia” Signora! E' un'esclamazione. Perché il big match all'Olimpico finisce dopo 90', ma dopo 20' si vede tutto il gap con la Lazio. Il forte “Apache” è infinito rispetto a qualunque biancoceleste: solo de Vrij, con uno spettacolare tackle, riesce a fermarlo un istante. Così Tevez lancia Pogba, soltanto l'unico della Serie A in lizza per il pallone d'oro: stop, a vuoto Lulic, siluro rasoterra, gol. Oppure: improvviso tiro a giro, incrocio dei pali. E' un dominio bianconero. La Lazio si spegne in un imbarazzante schema su punizione: da lì parte il contropiede del vantaggio della Juve.

 

CENTROCAMPO KO - Fischi continui per Lichtsteiner, che ostacola Keita sul tiro al volo della speranza. Quest'ultima rimane sempre nei piedi di Candreva, eppure fumoso e un po' irritante. Non certo aiutato da un centrocampo, dove Lulic si diverte a sbagliare uno stop al secondo e si sveglia quando è troppo tardi; Parolo è un fantasma e Biglia stavolta troppo basso e impreciso. Tanto da meritare la sostituzione: umiliato ancora Ledesma, fatto scaldare nel primo tempo e rimesso in panca nel secondo. Così non si ammaina una bandiera, si brucia.

JUVE PADRONA - Si squaglia da solo invece Keita: doveva spaccare il mondo, così non solletica neanche la Juve. Che giocherella, manco fosse in allenamento nel secondo tempo: Tevez rimpolpa la sua classifica di capocannoniere del campionato, Pogba si prende la doppietta facile facile, sotto le braccia dimesse di Marchetti. Che ha una reazione di reni solo sul missile dell'esordiente Mattiello, entrato in campo dopo l'espulsione di Padoin. Pure in dieci la Juve a Roma è padrona. Mica ladrona.

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