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L’AVVERSARIO – Kiessling e Brandt: il gigante e il bambino

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ROMA – Kiessling e Brandt, il gigante e il bambino. Sono loro due che hanno steso l’Hoffenheim nella prima di campionato: il primo con un tap-in vincente e l’altro con un diagonale preciso su assist di Mehmedi dopo appena pochi...

Federico Terenzi

ROMA - Kiessling e Brandt, il gigante e il bambino. Sono loro due che hanno steso l'Hoffenheim nella prima di campionato: il primo con un tap-in vincente e l'altro con un diagonale preciso su assist di Mehmedi dopo appena pochi minuti dal suo ingresso sul terreno di gioco.

BOMBER – Kiessling ha il gol nel dna: nei 180 minuti disputati fino ad ora tra campionato e Coppa di Germania ha fatto il pieno: due gol in due partite. In tutto fanno 152 in 371 partite con la maglia delle asprine, una media di 0,40 gol a partita, davvero niente male. Spetterà a lui il compito di sgomitare tra i centrali biancocelesti e trasformare in gol i palloni che arriveranno in area di rigore. Nell'ultimo turno di campionato è stato protagonista anche di un gesto molto bello: ha regalato la sua maglietta a un bambino che è scoppiato a piangere dalla felicità. Chapeau

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GIOIELLO – Julian Brandt, pagato appena 350000 euro, è una delle aspirine pù pregiate che i mal di testa li fa venire alle difese avveersarie, chiedere all'Hoffenheim per conferma. Voeller lo ha pescato nelle giovanili del Wolfsburg: rapidità, tecnica e una carta d'identità di appena 19 anni fanno il resto. Il pedigrèè è di tutto rispetto: Brandt vanta già 7 presenze in Champions League e la scorsa stagione è stato uno dei punti fermi di Schmidt disputando 38 partite in Bundesliga condite da 7 gol e 5 assist. Può giocare da esterno sinistro, ma sa agire anche a destra oppure da trequartista. Stasera Brandt partirà dalla panchina, pronto a scendere in campo appena il mister gli farà un cenno.