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Pioli, Matri-monio salvato? 20 punti di letame!

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ROMA – Un misero punto di sutura, Pioli si cuce lo stesso alla panchina? Mica grazie alla leggenda Klose, ora a quota 151 presenze con la maglia biancoceleste. Matri al 65’ prende il suo posto e tocca il cielo con un colpo di testa: cross...

redazionecittaceleste

ROMA - Un misero punto di sutura, Pioli si cuce lo stesso alla panchina? Mica grazie alla leggenda Klose, ora a quota 151 presenze con la maglia biancoceleste. Matri al 65’ prende il suo posto e tocca il cielo con un colpo di testa: cross di Radu dalla sinistra, Alessandro diventa Magno, spacca l’incrocio e distrugge le paure. Marchetti si scioglie a tal punto da infortunarsi da solo nell’esultanza. Al suo posto entra Berisha e fa ancora disastri, ma viene graziato da Calvarese col giallo. Non da Zucanovic sulla relativa punizione: Felipe devia di testa in barriera e al 94' arriva la beffa doriana. Lazio-Samp finisce 1-1 all'ultimo secondo fra le lacrime. 

IMPEGNO - Corrono e s’impegnano tutti, questo è già un risultato. Candreva torna furetto, Biglia non sbaglia un passaggio, Parolo torna al tiro e Radu non fa muovere una foglia. Così i fischi dell’Olimpico diventano applausi dopo 25’ e quei 10 sacchi di letame sono meno pesanti. Ancora poche idee in campo, ma la Lazio si sente più “pulita” e leggera. Anche se trema alla mezz’ora, con la Samp vicinissima al vantaggio: De Silvestri grazia la sua ex squadra, insieme a una carambola fortunosa. Bis comunque d’onore per Konko, decisivo nella diagonale. Pure perché al centro barcollano sempre Gentiletti e Hoedt. Davanti, invece, immobile Djordjevic, macchinoso Klose sugli assist di Candreva che, in questo stranissimo 4-3-3, svaria come vuole sulla trequarti.

GIOCO - Nella ripresa immediato cambio di modulo: si passa dal 4-3-3 al 4-2-3-1 (talvolta 4-4-2) per provare a trovare varchi nella difesa della Samp. Fuori Cataldi, apparso ancora lento e fuori dalla manovra, dentro Felipe Anderson per provare a dare vivacità e imprevedibilità all’attacco. Nulla, il brasiliano entra e sbaglia tre passaggi. Candreva calcia 3 punizioni improponibili, ma le sue accelerazioni sono l’unica speranza biancoceleste. Ora ci si aggrappa a questo punto e a un impercettibile passo in classifica a quota 20. Luxuria solo sugli spalti (accanto a Ferrero), tanta povertà di gioco sul campo.

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