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Lazio Atletica Leggera: “Rivogliamo le Terme di Caracalla”

Atletica
La Lazio Atletica Leggera si rivolge a tutti i podisti e atleti privati di una struttura storica nella Città Eterna

redazionecittaceleste

La S.S. Lazio Atletica Leggera si unisce con rabbia e disgusto al coro di tutte le società e di tutti gli atleti che in questi giorni sono stati costretti a restare fuori "casa".

Dopo aver "assaggiato" la nuova pista in occasione del Mennea Day dello scorso 12 settembre e finalmente realizzata in seguito ai tanti sforzi profusi da parte di tutti quelli che hanno avuto a cuore questo simbolo storico dello sport nel cuore della città, oggi ci troviamo con un cancello chiuso per mancanza di autorizzazione, per mancanza di un bando, che il Comune di Roma non ha potuto/voluto emettere.

Insomma, se per anni la battaglia è stata quella di chiedere che la pista, ormai logora, senza più tartan, grigia e completamente consumata, fosse risistemata e restituita a noi tesserati, oggi ci troviamo con un restyling fatto ma con l'impossibilità di poter accedere all'impianto con l'ancor più vergognosa conseguenza che diverse società che svolgono attività proprio in questo stadio sono state costrette o a cancellare il programma sportivo scolastico, con un evidente danno di immagine ed economico, o ad utilizzare paradossalmente la strada esterna, con tutti i rischi ed i problemi a ciò connessi.

In pratica, fino a poco tempo fa lo stadio era in concessione e gestione alla FIDAL Lazio e si era in attesa dell'uscita del nuovo bando. Normalmente, a scadenza ci si aspetta semplicemente una proroga ad interim. Questa volta no. Cancelli chiusi. Noi ATLETI con scarpe e sacca fuori per la strada, abbandonati a noi stessi, impossibilitati a svolgere la nostra attività sportiva.

Il Comune di Roma, dopo il gravissimo stato di abbandono dello Stadio Flaminio, sembra voler continuare su questa linea e far andare allo sfascio un altro pezzo storico dello sport capitolino.

Ma noi società del territorio NON CI STIAMO. Insieme alla FIDAL ci adopereremo affinché l'impianto ci venga restituito e venga rinnovata la fiducia alla nostra Federazione che garantisce anche un equo utilizzo dello stesso in favore di tutte le società romane affiliate. Solo chi sta nell'atletica può avere cura di un impianto di atletica.

Già troppe volte siamo stati testimoni impotenti di concessioni dei nostri impianti ad eventi che poco o nulla avevano a che fare con l'atletica ed a volte con lo sport in generale e che hanno procurato danni a volte anche irreparabili al tartan ed al prato. Ne è l'esempio lo Stadio Pietro Mennea, già Dei Marmi, ridotto malissimo dopo aver recentemente ospitato una manifestazione di cavalli.

Siamo tutti stufi di questo atteggiamento di negligenza totale da parte di chi dovrebbe invece tutelare e sostenere chi con tanti sforzi e con pochissime risorse tenta di offrire sopratutto ai più giovani la possibilità di praticare atletica leggera, non a caso chiamata la regina delle attività sportive.

Non va bene. E' l'ora delle decisioni. Basta cimiteri sportivi nel cuore della nostra Roma. Campo Testaccio e Stadio Flaminio sono stati i primi due colpi a questo cuore. Non siamo più disposti a tollerare questo atteggiamento superficiale ed indifferente delle nostre istituzioni.

RIVOGLIAMO LO STADIO DELLE TERME DI CARACALLA!