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CHIARIMENTO – Ferguson su Morrison: “Giocatore fantastico, s’è bruciato da solo” Lui grida: “Sono solo incompreso!”

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"Mi dispiace per quello che è accaduto in passato (si riferisce ad alcune vicende con la giustizia ndr) ma se la gente si focalizza solo su questo, non mi permette di voltare pagina e guardare avanti: con me non si parla mai di calcio e si pensa...

redazionecittaceleste

AGGIORNAMENTO ORE 12 -  Sul Sun viene riportato anche un passaggio di “Leading”, l’autobiografia di Ferguson dove c’è spazio anche per il numero 7 della Lazio: “Purtroppo ci sono tanti calciatori che possiedono un enorme talento ma che emotivamente e mentalmente non sono abbastanza forti da superare le ferite della loro infanzia e i loro demoni interiori. Morrison potrebbe essere il caso più triste. Quando era allo United possedeva un grandissimo talento ma continuava a mettersi nei guai. E’ stato davvero doloroso venderlo al West Ham nel 2012 perché sarebbe potuto essere un giocatore fantastico. Ma per troppi anni, i suoi problemi fuori dal campo crescevano e quindi abbiamo dovuto tagliare la corda”.

ROMA - Al centro dell'attenzione in casa Lazio. C'è pure Morrison. A dimostrazione che "assenza più acuta presenza" e che la curiosità di vederlo in campo - fra i tifosi Laziali - è davvero tanta. Ravel si sfoga e chiarisce, parlando ai microfoni del The Sun. "Io sono solamente incompreso, non sono affatto un problema! - grida - perchè quando la gente mi vede, sente il mio nome, pensa subito: "è giovane e combina-guai". Questa è l'etichetta che ho, ma non è così!". Eppure, non si nega un piccolo mea culpa, battendosi il petto: "Mi dispiace per quello che è accaduto in passato (si riferisce ad alcune vicende con la giustizia ndr) ma se la gente si focalizza solo su questo, non mi permette di voltare pagina e guardare avanti: con me non si parla mai di calcio e si pensa subito a parlare di quello che faccio o ho fatto fuori dal campo. L'esperienza con lo United? Devo essere onesto: i Red Devils e Ferguson, mi hanno concesso fin troppe occasioni. Credo che in un grandissimo club come quello, tante possibilità non siano state mai date a nessuno. Ho commesso troppi errori quando stavo in Inghiletta, ma per cose stupide e futili. Non perché sono stato coinvolto in rapine. Per lo più per aver giocato troppo al computer e per essere uscito troppo con i miei amici, quando avrei dovuto dedicarmi più agli aspetti professionali e alla mia carriera". Buongiorno, Ravel.

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