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CITTACELESTE FM – Costa: “Lazio, eterna incompiuta”

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Alberto Costa, editorialista del Corriere della Sera, analizza il momento della Lazio a Cittaceleste FM

redazionecittaceleste

ROMA – Ai microfoni di CITTACELESTE FM in onda su Elle Radio 88,100 dalle 17,30 alle 19,30 dal lunedì al venerdì e su CITTACELESTE TV canale 669 dgt, è intervenuto Alberto Costa editorialista del Corriere della Sera: “Se uno a Milano vuole parlare di Lazio si può rivolgere al Lazio club di Milano che sono organizzatissimi. Non capisco perchè un giornalista sportivo debba nascondere la propria fede calcistica. Da bambino ognuno di noi ha una squadra del cuore e io ho scelto la Lazio”.

PIOLI - “Anche io non stravedo per questo allenatore. La Lazio con questa guida non credo che possa puntare a grandi traguardi. E' un discreto allenatore, ci sono allenatori vincenti e allenatori che non vinceranno mai. Una squadra è spesso lo specchio del suo allenatore. Prima di Leverkusen, ero certo che la Lazio sarebbe stata eliminata. Le squadre di Conte si vedono, a parte l'Italia vista ieri, l'eccezione che conferma la regola. Secondo me Pioli non mi sembra un trascnatore, la Lazio ha infilato 8 vittorie consecutive, se a Napoli Higuain non avesse sbagliato il rigore non sarebbe arrivata neanche al terzo posto. Ci sono allentori vincenti, ma altri che possono raccogliere le briciole, a mio modesto parere. Negli ultimi anni non si sono visti allenatori vincenti alla Lazio, con Lotito il salto di qualità non c'è mai stato. Credo che il discorso sia prettamente economico, forse più di tanto non può spendere per prendere un allenatore. Bravo Lotito a salvare la Lazio, se ha rateizzato le rate con il Fisco bravo lui che è riuscito ad ottenere questa concessione.Ma se il terzo posto significa poi non raggiungere la Champions, meglio forse rimanere più indietro in classifica. Se vuoi fare il salto di qualità devi puntare su altri tipi di allenatori”.

SALTO DI QUALITA' - “Non mi pare che la rosa attuale possa fare il salto di qualità. Parolo è da un po' che non lo vedo più. Se ti scricchiolano le colonne portanti è dura. Sui giovani ci puoi contare fino ad un certo punto, ma devi accettare i loro errori. La Lazio mi sembra una eterna incompiuta. I tifosi sono pretenziosi, ma questa rosa è fatta per arrivare tra i primi posti, però non vedo lo scatto che le possa fare il salto di qualità”.

DUE PUNTE - “E' una formula che Pioli ha il dovere di provare. Matri è un buon giocatore ma non è certo un centravanti di statura internazionale. Anche a Keita gli ho visto fare numeri importanti, se gli dai continuità può portarti qualità. Adesso è diventato uno dei punti di forza, ma fino a un mese fa non veniva considerato e stava per andare via. L'artiglieria pesante ce l'hai li davanti, qualcosa deve essere stato sbagliato. Puoi provare i moduli che vuoi, ma se corri e hai gamba, ce la fai, altrimenti puoi provare tutti i moduli che vuoi, ma se la condizione fisica è carente rimani al palo”.

MILAN - “Su Mihajlovic mi distacco dal gregge. Hanno perso a Firenze e Mihajlovic ha criticato il centrocampo, ieri hanno vinto a Mantova ed è stato spietato dicendo ecco perchè alcuni non giocano mai. Scaricare sula squadra il non gioco, non mi sembra il massimo. Li allena da due mesi. A Mihajlovic gli piace far vedere i muscoli, credo che lo faccia per salvare se stesso e giustificare se stesso. Sparare a zero contro i giocatori non mi sembra corretto. Comincio a pensare che sia più da Sampdoria che da Milan, non mi sembra pronto per una grande piazza. Mi sembra che la sua popolarità nello spogliatoio non sia così alta. Credo che nella sua carriera il suo miglior paizzamento è con la Sampdoria, ma ha alle spalle anche due esoneri con Catania e Fiorentina. Silvio Berlusconi non è più il dirigente che conoscevamo, vede un altro calcio, ora è distaccato dalla sua creatura”.

JUVENTUS - “Allegri ha ereditato la Juventus di Conte, i giocatori, lo scorso anno, hanno voluto dimostrare che potevano vncere anche senza Conte. Allegri ha fatto dei piccoli interventi, pressato dalla proprietà. Senza Pirlo è dura, non è facile sostituirlo. Mi auguro che Allegri, dopo questo inizio zoppiccante, possa dare una sterzata a questa stagione”.