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L’OPINIONE – Gregucci: “Alla Lazio servono uomini, via chi non vuol restare”

Gregucci
ROMA – Mister Gregucci analizza alla radio ufficiale biancoceleste il brutto momento della Lazio: “La nostra non è stata una buona estate. Ad agosto sono nati alcuni mal di pancia. Il campo li manifesta, a volte li amplifica....

redazionecittaceleste

ROMA - Mister Gregucci analizza alla radio ufficiale biancoceleste il brutto momento della Lazio: "La nostra non è stata una buona estate. Ad agosto sono nati alcuni mal di pancia. Il campo li manifesta, a volte li amplifica. Autostima pari allo zero, le motivazioni non ci sono. Se non puoi prendere dei top, devi crearli in casa attraverso il senso di appartenenza. E bisogna avere la capacità di lasciar andare via. Chi da bambino non ha sognato determinati livelli? Se non hai determinazioni, se hai paura, non puoi giocare. Uguale se non hai personalità, anche quella è una debolezza".

DIFESA - La squadra di Pioli ha raccolto un punto e collezionato 5 sconfitte, nel mese di novembre. La panchina traballa: "L'anno scorso è stato tra i migliori allenatori in italia degli ultimi quindici anni. E' la persona più equilibrata che al momento possa risolvere i problemi della Lazio. La situazione è cambiata, innanzitutto per l'assenza di De Vrij, è un difensore che ha velocità, sa leggere benissimo le situazioni. E' forse l'elemento più determinante per l'ascesa dello scorso anno. Il fatto che ora non ci sia fa capire quanto sia importante. La squadra deve andare tutta nella stessa direzione, al di là dell'avversario. Bisogna dare tutto e azzerare le gerarchie. Dando di più per la squadra, spendendosi di più per il compagno.Se al primo posto, piuttosto che la squadra, metti una proposta di contratto, non farai mai bene. Difficilmente, le squadre che hanno scritto la storia del calcio, erano costituiti da amici: servono gli uomini, lo spirito d'appartenenza. Di bravi calciatori ce ne sono tanti, ma vincono gli uomini. Tattica? Non è importante, contano di più i principi del tecnico, la velocità: l'anno scorso la Lazio riusciva perché era imprevedibile".

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