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L’OPINIONE – Recanatesi: “Milinkovic è già pronto per fare la differenza?”

IL GIGANTE SERBO - Ag.Milinkovic: Il gruppo lo ha accolto bene e la Lazio è forte nonostante i risultati. Hanno un progetto a lungo termine...
Dove può arrivare Milinkovic-Savic? E a quale ruolo si adattano meglio le sue caratteristiche?

redazionecittaceleste

ROMA - Scorrendo l’elenco dei giocatori più alti della serie A trovi ai primi trenta posti trovi marcantoni di 198 cm. come il fiorentino Tatarusanu, di 1,96 come Diego Lopez, di 1,95 come Ranocchia e Viviano, un centimetro più sotto c’è Berisha. Alti 1,93 ecco Moras, Mirante, Toni, Handanovic, Maksimovic.

Insomma, sopra il metro e novanta sono solo portieri, attaccanti e difensori. In tutto il continente di centrocampisti over 1,90 ce ne saranno cinque o sei, e non di eccelse virtù. In Italia fino alla scorsa stagione ce n’era uno soltanto, Paul Pogba: 1,91. Adesso ce ne sono due: Pogba e Sergej Milinkovic-Savic che lo supera di due centimetri. Questa lunga premessa aiuta a illustrare il mio pensiero e le mie perplessità sull’acquisto più oneroso dell’ultimo mercato laziale. E a stampare il primo punto interrogativo: Milinkovic può diventare un elemento portante del centrocampo e quindi della squadra di Pioli?  Risposta ovvia: per riuscirci dovrebbe smentire un’evidente anomalia morfologica per un centrocampista, cancellando la lentezza e una certa macchinosità nei movimenti. Risposta ottimistica: se Pogba ci è riuscito, non saranno due centimetri in più a fermare l’ascesa del collega serbo. Glielo auguro ma ne dubito. Pogba è un’isolatissima eccezione, giocatori di quella stazza dotati della sua agilità e velocità e capaci di imporre a centrocampo la propria legge, non se ne vedono neanche nel panorama internazionale. Non a caso la quotazione dello juventino sta toccando vertici da capogiro.

Dunque - si domanda Recanatesi sul Corriere dello Sport - dove può arrivare Milinkovic-Savic? E a quale ruolo si adattano meglio le sue caratteristiche? Partiamo dal secondo interrogativo. A mio giudizio (ma mi pare che coincida con quello di Pioli), la sua zona di azione non può essere che la trequarti di campo, quella terra di nessuno dove occorrono soprattutto senso tattico, buona tecnica, intuizione. Tutte qualità che a Sergej non fanno difetto. In più egli unisce tempi giusti per gli inserimenti nell’area e un’abilità davvero straordinaria nel colpo di testa. Non a caso dietro la punta ha giostrato anche nella Serbia Under 20 campione del mondo. Nella Lazio può trovar posto in un 4-2-3-1 come centrale fra Candreva e Anderson, ma non nel 4-3-3 che non di rado Pioli disegna in campo.  Ciò detto, il ragazzo mi piace caratterialmente, è sobrio e intelligente. Lo hanno rivelato la volontà di mantenere la parola data alla Lazio quando la Fiorentina tentò di scipparlo e la dichiarazione del 31 luglio scorso dal Belgio a proposito dei 9 (o 10) milioni pagati da Lotito al Genk: “Mi sembrano un po’ troppi”.  Sì, anche a me. Nonostante l’età verde, nonostante i margini di crescita. Per ora la differenza la fa solo nel prezzo.

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