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CASA LAZIO – Il nodo portieri agita il club: le ultimissime

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Pioli aspetta il rientro di Marchetti, da tempo spinge per il suo rinnovo, ha sponsorizzato la sua conferma sin da maggio. Nel frattempo dovrà affidarsi a Berisha, spera in un rendimento diverso. Gli altri ragionamenti saranno fatti a tempo debito.

redazionecittaceleste

ROMA - La porta è aperta. Marchetti non c’è e non sta rinnovando, oggi effettuerà nuovi controlli clinici, potrebbe rientrare contro il Dnipro o il Napoli, ancora non si sa. E la firma sul nuovo contratto non è così vicina come dicevano. Berisha è partito male, è stato bersagliato, è stato travolto, ha incassato sette gol nelle ultime due partite (Bayer in Germania e Chievo a Verona), s’è macchiato di errori (i 7 gol non li ha incassati da solo, per carità). Berisha spinge per diventare titolare da quando è arrivato, alla lunga non ha confermato la buona partenza. Il nodo portieri prima o poi andrà sciolto, forse già a gennaio. Marchetti è in scadenza nel 2016, se non firmerà sarà libero di sposare un altro club fra poco più di tre mesi. E’ tornato su alti livelli - scrive il Corriere dello Sport -  guida la difesa da leader, anche senza rinnovo si dovrà andare avanti con lui sino a giugno. Ma in questo caso bisognerà ragionare in ottica futura. La domanda è questa: Berisha sarebbe in grado di sostituire Marchetti vita natural durante? La risposta non c’è, per il momento. Da lui tutti s’aspettavano prestazioni diverse, una crescita continua. Non è facile rimanere in panchina, la considerazione vale per ogni ruolo, soprattutto per i portieri, è vero. Berisha deve sfruttare ancora di più gli insegnamenti di un maestro del calibro di Adalberto Grigioni (il preparatore, uno specialista). Gli ha insegnato nuove tecniche, l’ha sgrezzato. Berisha s’era dimostrato più sicuro nell’anno dell’esordio, in questa stagione sta barcollando. L’errore di De Vrij a Leverkusen è nato da una incompresione, era evitabile. Marchetti urla di continuo quando è in porta, Berisha ha un modo diverso di interpretare il ruolo, è silenzioso. E in certi casi l’atteggiamento è dannoso, provoca disastri, induce il difensore a cadere in inganno (De Vrij, per tornare alla frittata, era convinto che Berisha uscisse per afferrare il pallone danzante). Marchetti e Berisha attualmente non sono sullo stesso livello. La pressione inizia a sentirla il portiere albanese, prima la subiva l’ex azzurro. A Berisha sta andando meglio in Nazionale, ha chiuso la porta contro la Danimarca, ha permesso all’Albania di restare al secondo posto nel Gruppo I (oggi sfiderà il Portogallo).

Lo scenario. Pioli aspetta il rientro di Marchetti, da tempo spinge per il suo rinnovo, ha sponsorizzato la sua conferma sin da maggio. Nel frattempo dovrà affidarsi a Berisha, spera in un rendimento diverso. Gli altri ragionamenti saranno fatti a tempo debito. Berisha si giocherà la Lazio fin quando avrà la possibilità di sentirsi titolare, non potrà fallire, ha bruciato più di un bonus. La Lazio ha bisogno di due numeri uno, ora e in futuro. Pioli sta sfruttando la pausa per ritrovare stabilità difensiva, la squadra ha incassato troppi gol, ha perso equilibrio e impermeabilità. E’ bene avere anche un portiere pronto, in forma, uno capace di compiere il miracolo quando serve. Marchetti, nel suo momento d’oro, regalava punti pesanti alla Lazio. Ha attraversato una crisi vera, è finito in un incubo, ma ha avuto la forza di risollevarsi. Berisha, sfruttando le sue assenze, non ha guadagnato punti nella classifica delle gerarchie. Quando è sbarcato a Roma ha scelto il numero uno, quest’anno ha puntato sul 99, il cambio non ha portato bene.

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