archivio2015

CASA LAZIO – Quando manca Biglia, la Lazio perde sempre

Sportmediaset
È il nuovo capitano, è il giocatore imprescindibile per Pioli, è l'elemento attorno al quale ricostruire una squadra partita malissimo

redazionecittaceleste

ROMA - Recuperare Lucas Biglia. Fisicamente e psicologicamente. È l’imperativo categorico della Lazio tutta, dallo staff tecnico a quello sanitario, passando ovviamente per la società. È il nuovo capitano, è il giocatore imprescindibile per Pioli, è l'elemento attorno al quale ricostruire una squadra partita malissimo, ma che ha tutto il tempo e le potenzialità per ripetere la straordinaria stagione vissuta l’anno scorso.

L’INFORTUNIO - Biglia - scrive la Gazzetta dello Sport - è fermo ai box e il suo ritorno in campo non è imminente. È alle prese con uno stiramento di secondo grado al polpaccio, rimediato il 22 agosto contro il Bologna. Difficile che possa tornare in campo prima della sosta di campionato di ottobre. La Lazio non potrà pertanto contare su di lui nel ciclo di ferro che l’attende tra il 13 settembre e il 4 ottobre quando dovrà affrontare sette partite in venti giorni tra campionato ed Europa League. Pioli sarà così costretto a studiare nuove soluzioni (possibile cambio di modulo) per sopperire alla sua assenza. Non è un caso che, senza l’argentino, la Lazio abbia rimediato uno 0-7 in 180 minuti: 3-0 a Leverkusen e 4-0 a Verona col Chievo. Mentre in precedenza, con Biglia in campo, c'erano state le vittorie all’Olimpico con Leverkusen e Bologna. In quest’ultimo match Biglia si è fatto male all’inizio della ripresa e (anche questo non è un caso) le sofferenze della Lazio sono iniziate proprio dopo che lui ha abbandonato il campo. Fondamentale recuperarlo, dunque. Ma senza fretta. L’anno scorso, per affrettare i tempi, Biglia è stato costretto ad un calvario nel finale di stagione. Con ritorni in campo e nuovi stop che si sono alternati a ripetizione.

IL CONTRATTO - Ma Biglia va recuperato anche a livello mentale. Dire che sia rimasto controvoglia è probabilmente eccessivo. Ma è sicuro che sia uscito quanto meno frastornato da un’estate nel corso della quale lo hanno corteggiato due tra i club più prestigiosi al mondo: Manchester United e Real Madrid. Ha accarezzato l’idea di indossare quelle maglie e (anche) di percepire stipendi che solo quelle società possono garantire. La Lazio ha rispedito al mittente le offerte (gli inglesi erano arrivati ad offrire 25 milioni), perché Biglia è considerato il perno dell'intero progetto tecnico di Pioli. Per questo tecnico e società gli hanno anche affidato la fascia di capitano. Ora però va fatto un ulteriore sforzo a livello economico. Di rinnovo contrattuale fino al 2020 si è già cominciato a parlare, con la società pronta ad equiparare l’ingaggio di Biglia a quelli dei due top player, Klose e Candreva. Con i bonus l’argentino potrebbe arrivare a guadagnare circa 2,5 milioni l’anno. Una cifra inferiore a quelle che gli avrebbero garantito Real e United, ma comunque più che sufficiente a farlo sentire, anche economicamente, al centro del progetto.

C