archivio2015

IL GIGANTE MILINKOVIC – Mister 10 milioni è pronto a stupire…

SERGEJ IL SOGNATORE - 'Lazio, sei un grande club. Con Djordjevic e Basta come in famiglia. Cinque anni per fare bene!'
E’ in pole su Morrison e si gioca l’occasione a Dnipro...

redazionecittaceleste

ROMA - Dategli tempo, vi stupirà. Un mese abbondante di rodaggio e sono arrivati dal campo i primi segnali. Se n’è accorto anche Pioli, orientato a concedergli la prima vera occasione. Milinkovic Savic, mister 10 milioni, è pronto a partire titolare domani sera nella prima giornata del girone di Europa League in Ucraina. Le prove tattiche di Formello lo segnalano in vantaggio su Ravel Morrison. Pioli - scrive il Corriere dello Sport - punta sui muscoli e la forza fisica, il doppio confronto con il Bayer Leverkusen ha dimostrato come sia differente il calcio europeo rispetto al campionato italiano e il Dnipro quattro mesi fa si è giocato la finale di Europa League con il Siviglia. Milinkovic ha cominciato a svegliarsi. E’ entrato bene nel finale di partita con l’Udinese, sostituendo Mauri, ed è apparso più sciolto, rapido e pronto rispetto alle due precedenti uscite. Pioli lo aveva sganciato in corsa con Bayer Leverkusen (all’andata) e Bologna (prima di campionato): sembrava spaesato, ancora doveva capire bene come muoversi.

 

GENITORI. L’aria della nazionale può avergli fatto bene. Due gol con l’Under 21 della Serbia durante la sosta. Ma forse doveva semplicemente entrare in forma. Niente preparazione o quasi dopo il Mondiale Under 20 in Brasile. Impresa non semplice per un colosso, un vero gigante. Sergej è alto un metro e 92. La mamma, Milana Savic, giocava a basket. E’ stata una professionista. Il papà, Nikola Milinkovic, era un calciatore e ha trascorso buona parte della carriera in Spagna dividendosi tra Lleida e Almeria prima di chiudere in Austria, dove è diventato allenatore. Questo è il motivo per cui il numero 21 della Lazio possiede un doppio passaporto e un doppio cognome (serbo e spagnolo). Estenuante la trattativa con il Genk. Il ds Tare lo inseguiva dallo scorso inverno. Sul campione del mondo under 20 si era inserita la Fiorentina. Milinkovic e i suoi agenti erano in parola con la Lazio e non l’hanno tradita, spiazzando Pradè e i dirigenti viola che lo avevano invitato a Firenze dopo aver stretto l’accordo con il Genk. Alla fine Lotito lo ha pagato quasi 10 milioni e lo ha fatto sbarcare a Shanghai il 6 agosto, due giorni prima della finale di Supercoppa con la Juve.

 

MATIC e TOURE’. Ci voleva tempo per inserirlo, ma è un predestinato. In Serbia lo paragonano a Nemanja Matic, mediano mancino del Chelsea, ex Benfica. Questione di fisico, di altezza. Kezman, l’ex attaccante di Psv Eindhoven e Chelsea, ha accostato Milinkovic al profilo di Yaya Tourè, il top player del Manchester City che Mancini avrebbe voluto portare all’Inter. Vanja, il fratello minore di Sergej, ha due anni in meno (classe ‘97), è alto due metri e gioca nelle riserve del Manchester United. I fratelli Milinkovic sono cresciuti nel vivaio del Vojvodina, di cui Kezman è stato vicepresidente e direttore sportivo: per conflitto d’interessi fu costretto a chiudere la propria agenzia affidando il mandato dei due giocatori a Aleksandar Gruber, uno dei suoi collaboratori. Nell’estate 2014 Sergej è stato ceduto al Genk per 850 mila euro e il suo rendimento è stato in crescita, ha faticato nei primi mesi e poi è diventato titolare, chiudendo il campionato con 24 presenze e 5 gol. Mediano, interno o trequartista, come oggi lo vede meglio Pioli: è in vantaggio su Morrison per sostituire Mauri. A Dnipro può essere la sua notte.

Cittaceleste.it