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CASA LAZIO – E adesso? Pioli deve rifare il centrocampo: ecco cosa ha in mente…

IL MODULO - Pioli riflette : dietro l'angolo la decisione
Solo Onazi e Cataldi di ruolo, 4-2-3-1 con il Sassuolo, poi serviranno altre soluzioni

redazionecittaceleste

 ROMA - Mister Pioli - con gli infortuni di Biglia e Parolo - dovrà rifare il centrocampo. Per questo, confida nello spirito appena ritrovato nello spogliatoio, nella mentalità e nella voglia di correre di tutti i suoi giocatori. Nelle ultime settimane ha fronteggiato i malumori di chi giocava meno. Questa - scrive il Corriere dello Sport - sarà l’occasione per dimostrare il proprio valore. Magari riuscirà a imporsi Ravel Morrison, numero 10 di regia, oppure Milinkovic Savic, per adesso impiegato da trequartista, convincerà Pioli di potersi muovere da mediano, da interno di centrocampo, come era stato presentato in arrivo dal Genk. Ci possono essere tante soluzioni, anche quella intrigante legata a Candreva interno destro. Lo ha fatto in nazionale, ma anche ai tempi della Juve e del Parma. Mauri non ha più il passo della mezz’ala ma può aiutare e sostenere il centrocampo da trequartista. Pioli, quasi certamente, ripartirà dalle certezze e dal 4-2-3-1. Oggi dispone di soli due centrocampisti di ruolo come Onazi e Cataldi: con il Sassuolo formeranno il tandem dietro a Milinkovic con due esterni di forza e di spinta come Candreva e Lulic (se Radu tornerà titolare) o Felipe. Il vero problema può essere questo. Chi darà il cambio a Onazi e Cataldi nelle prossime sette partite? Pioli potrebbe trovare soluzioni, dal punto di vista numerico, con il 4-3-3, ma si tratta di un modulo a cui ha spesso rinunciato senza Biglia. Cataldi può giocare regista? E’ il grande interrogativo, sinora non ha sopportato bene il ruolo, dimostrando di agire con più tranquillità da mezz’ala. Onazi può giocare centrale come incontrista, non ha un fraseggio preciso. Da interno sinistro può essere recuperato a centrocampo Lulic, lo ha fatto per tutto il campionato scorso. Occhio alle soluzioni a sorpresa tipo Patric, troppo offensivo come terzino. Nel Barcellona B ha giocato da interno destro, ha un buon piede e tanta velocità, ma poca esperienza e deve capire il calcio italiano. Ci sono dei rischi e non è entrato in lista Uefa. Pioli non crede molto ai moduli, chiede tanto movimento ai giocatori. La Lazio, ora, dovrà soprattutto correre. Dopo Napoli è tornato ad alternare 4-2-3-1 e 4-3-3 perché servivano certezze. Oggi potrebbe non essere da scartare l’ipotesi del 4-4-2 classico, recuperando Morrison e Milinkovic nello stesso ruolo di Onazi e Cataldi. Squadra compatta e tutta la qualità distribuita sulle fasce e in attacco. Pioli già un mese fa aveva pensato alle due punte.

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