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CASA LAZIO – Tutti i big al top per la Champions!

Sportmediaset
Il piano di Pioli: riavere Klose e De Vrij dopo la sosta

redazionecittaceleste

ROMA - Tutti i big per la Champions. Stanno tornando uno ad uno, un po’ per volta. E’ rientrato Marchetti, è rientrato Biglia, rientreranno De Vrij e Klose, accadrà dopo la sosta, almeno questo è l’obiettivo. A Pioli è mancato tutto l’asse centrale (portiere, regista, attaccante) che l’aveva portato al terzo posto. A Pioli sono mancati uomini fondamentali, pezzi da novanta, li ha persi subito, in un agosto decisivo. Marchetti e Biglia hanno già dato il loro contributo, l’hanno fatto in campo e fuori, nei loro ruoli e da leader. Marchetti, quando è in forma, è un portiere che regala punti, con i suoi urlacci tiene svegli tutti, con i suoi abbracci tiene viva l’unione. Biglia è mezza squadra, è impossibile fare a meno di lui. Le sue doti tecniche sono state decantate anche nelle ultime 24 ore. Pioli - scrive il Corriere dello Sport - ha rilanciato il gruppo, medita di imporlo nelle zone alte con continuità. Per riuscirci ha bisogno di ricomporre i pezzi del puzzle, era andato in frantumi. E’ un campionato anomalo, può succedere di tutto, si può sognare. Quando perdi i punti fermi sono guai, così è stato per la Lazio. Si sono persi i riferimenti, s’è perso l’equilibrio, s’è fatta confusione alternando uomini e moduli. La calma è tornata dopo la tempesta, dopo il ritiro, dopo i confronti, dopo le vittorie col Genoa e col Verona.

La svolta. Pioli sfrutterà la pausa per riabbracciare innanzitutto Miro Klose. Ha seguito un protocollo tedesco, le pratiche sono state accelerate dallo staff biancoceleste. S’era fatto male nel primo tempo di Lazio-Bayer Leverkusen, è trascorso un mese e mezzo, s’era procurato un brutto stiramento. Miro scalpita per tornare in gruppo, spera di far parte dei convocati per Sassuolo-Lazio del 18 ottobre. Sarà un’arma in più, si assocerà a Djordjevic, Matri e Keita. In avanti il traffico aumenterà, starà a Pioli gestirlo al meglio. Il 4-2-3-1 ha garantito la riscossa, il modulo con le due punte ha portato al crollo di Napoli, ma potrà essere riproposto nei termini giusti, con gli uomini giusti e al top. Klose più De Vrij. Lo staff medico e lo staff tecnico stanno lavorando per rigenerare l’olandese, per ricostruirlo. Soffre da aprile, non s’è mai fermato, è stato operato a giugno, ha saltato la preparazione, s’è allenato a parte e poi ha giocato di fila: cinque volte con la Lazio, una e mezza con l’Olanda, prima di rifinire al tappeto. De Vrij ha ricominciato a corricchiare, non ci sono ancora certezze sul rientro effettivo, c’è più ottimismo. Tutto dipenderà dalle reazioni, dal modo in cui assorbirà i carichi di lavoro, aumenteranno nei prossimi giorni. Le prime risposte sono state incoraggianti. Il punto sarà fatto da qui a dieci giorni. Pioli spera di riaverlo al top tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. De Vrij non deve solo risolvere l’infortunio al ginocchio sinistro, deve lavorare atleticamente, deve acquisire la forma necessaria per mettere in mostra il suo talento. Senza Marchetti, senza De Vrij, senza Biglia, senza Klose non era la vera la Lazio. Con loro, arruolabili e soprattutto abili, è tutta un’altra storia. Pioli, con il gruppo quasi al completo, risollevandosi, ha dimostrato di essere ancora da Champions. Quando riavrà tutti i big alla sua corte potrà dirlo ad alta voce.

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