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Champions, perché la Lazio deve crederci e perché resta un miraggio

Il logo della Champions League

Inizia la cavalcata finale sino al quarto posto. Il pareggio contro la Fiorentina ha rallentato il piano, ma esistono tutta una serie di motivi per cui è ancora possibile centrare l'Europa che conta

redazionecittaceleste

ROMA - Avanti tutta Lazio, ecco il rush finale per la Champions. Il pareggio contro la Fiorentina ha rallentato e complicato ogni piano, ma esistono tutta una serie di motivi per cui è ancora possibile centrare l'Europa che conta.

Rimangono 12 gare e la Lazio può giocarsela senz'altro con una condizione migliore rispetto alle concorrenti. Lo hanno evidenziato le ultime tre gare contro Milan, Roma e Fiorentina, nonostante gli appena 5 punti conquistati. I biancocelesti però ne hanno pure tre in più potenzialmente, con il recupero del 10 aprile con l'Udinese. Saranno decisivi poi senz'altro gli scontri diretti imminenti contro Inter e Milan per la Champions: se i ragazzi d'Inzaghi dovessero vincerli, ribalterebbero davvero tutti i pronostici.

PERCHE' NO

Rimane comunque tutto molto complicato al di là dell'ottimismo. Per una serie di motivi. Tra questi c'è l'attuale, anche se provvisoria posizione in classifica, considerato che gli otto punti dall'Inter, con Roma, Torino e Atalanta di mezzo, non sono certo pochi. Il più importante, però, resta il calendario, sopratutto in aprile. Nel momento più intenso e più importante, la Lazio di Inzaghi dovrà giocare otto partite in ventotto giorni, tra cui il recupero con l'Udinese e il semifinale di ritorno di coppa Italia col Milan. L'esperienza di qualche settimana fa, con le cinque gare in pochi giorni che hanno portato a tanti infortuni in poco tempo, qualche dubbio lo fa venire. Infortuni a parte, i biancocelesti devono assolutamente migliorare sotto porta e concretizzare al massimo le tante occasioni. Firenze è la dimostrazione lampante.

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