notizie

Frase shock di Leiva a un dirigente milanista in carrozzina: “Seduto e zitto!”

Gli ispettori federali lo hanno scritto nel referto consegnato al procuratore Pecoraro, che oggi deciderà se fare supplementi d'indagine sulla maglia esibita da Bakayoko e Kessie. Quest'ultimo finisce invece sotto la lente per la rissa insieme al...

redazionecittaceleste

ROMA - Milan-Lazio non finisce più. Perché ogni giorno ci sono nuovi sviluppi e novità. L'ultima è clamorosa e riguarda una pesantissima accusa che ora la procura rivolge a Leiva.

Si parte dal vilipendio biancoceleste. Anzi, ora il vergognoso gesto di Bakayoko e Kessie va oltre i colori e la fede. Anche il presidente della Figc Gravina, dopo due giorni, interviene: «L'esibizione della maglia d'Acerbi a fine gara a San Siro come scalpo sotto la curva è un atteggiamento irriguardoso e, come ha detto anche il sottosegretario Giorgetti, indegno, che va punito, denunciato e valutato secondo le violazioni delle norme e dei principi etici del nostro mondo». Né il contestato arbitro Rocchi né gli ispettori federali hanno però scritto nulla sul referto, quindi oggi si saprà se riuscirà a utilizzare la prova tv il giudice sportivo. Altrimenti scatteranno comunque ulteriori indagini del procuratore Pecoraro: «Partiranno le audizioni, ma non mi sento ancora di dire a cosa porteranno». In teoria, alla violazione dell'articolo 1 bis sulla lealtà sportiva. I due giocatori milanisti potrebbero cavarsela solo con un deferimento e un'ammenda, anche se resta forte la pressione di tutta Italia, che invoca un'esemplare pena per fare (in assenza di precedenti) giurisprudenza. Diversi sono i casi di provocazione di Simeone e Cristiano Ronaldo, giudicati dalla Uefa con clemenza.

BEFFA

Qui è stata oltraggiata la sportività, il rispetto, la bandiera. Tutti sono sulla stessa linea, poco importa che Bakayoko abbia chiesto scusa ad Acerbi con una telefonata. Ma ora la Lazio rischia pure la beffa perché gli ispettori di campo hanno annotato nel loro referto altri episodi della rissa. In particolare, una frase di Leiva a Ugo Allevi, ufficio stampa milanista in sedia a rotelle: «Stai seduto e zitto», riporta ilMessaggero. Il tesserato ha reagito con un «testa di c...», ma ovviamente il comportamento peggiore è ritenuto quello del centrocampista biancoceleste. Che – stando a quanto trasmesso ieri alla Procura – rischia la stangata insieme soprattutto a Luiz Felipe (il primo a strattonare Suso) e Patric per la Lazio. Nel Milan segnalati i nomi di Bertolacci, Kessie e Musacchio. I procuratori aggiunti Berti, Della Ragione e Portera hanno ravvisato la violazione dell'articolo 35, non hanno visto invece il successivo sfregio di Kessie e Bakayoko, che ha ulteriormente fomentato l'odio.

Cittaceleste.it