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GENERAZIONE DI FENOMENI – Pioli sorride: la Lazio gli ha comprato un campione!

predestinato
Talento cristallino e una personalità da veterano

redazionecittaceleste

ROMA - Forse, in fondo, bastava dargli fiducia. Bastava mandarlo in campo e farlo sentire importante, come ha fatto il Genk e come ha sempre fatto la federazione serba, facendolo diventare un pilastro delle nazionali giovanili, dall’under 18 fino all’under 21. Nella notte agrodolce di Dnipropetrovsk, alla prima apparizione da titolare, il ventenne Sergej Milinkovic-Savic, l’investimento più importante dell’estate biancoceleste, ha conquistato la Lazio e i suoi tifosi mettendo in mostra un talento cristallino e una personalità da veterano. Una forza della natura, Sergej. Chi lo aveva visto giocare nell’ultima stagione con il Genk o con l’under 21 serba non è rimasto sorpreso, anche se le prime apparizioni con la maglia della Lazio non erano state positive: trentasette minuti nella gara d’andata del playoff Champions contro il Bayer Leverkusen, con un’ammonizione e nulla più; ventinove minuti pochi giorni dopo sempre all’Olimpico con il Bologna e un altro cartellino giallo come unica nota di cronaca; poi altri sette minuti nel finale della partita vinta contro l’Udinese, troppo poco per farsi apprezzare. Roma - scrive iltempo.it -  è un posto difficile dove giocare a calcio e subito in città sono affiorati i primi mugugni: ma è davvero questo il talento corteggiato per mesi da Tare? È questo il calciatore conteso fino all’ultimo dalla Fiorentina in una telenovela dai mille colpi di scena? Ecco, forse proprio la travagliata estate vissuta da Milinkovic-Savic ha inciso nel suo primo mese e mezzo alla Lazio. Di sicuro, dopo aver visitato Formello in primavera, Sergej pensava di indossare la maglia biancoceleste già a inizio estate, per cominciare la nuova avventura nel ritiro di Auronzo. E invece qualcosa è andato storto. Forte dell’accordo con il giovane serbo, la Lazio ha provato a strappare un buon prezzo al Genk, ma all’improvviso nella trattativa si è inserita la Fiorentina, che ha soddisfatto le richieste economiche del club belga e convocato il centrocampista in Toscana. Lì, dopo aver superato le visite mediche, Milinkovic-Savic ha però fatto la sua scelta, scoppiando in lacrime: aveva dato la sua parola alla Lazio, Sergej. E l’ha rispettata. Prima sottoscrivendo l’intesa con la società biancoceleste e poi – superata la scossa emotiva del trasferimento e i problemi d’ambientamento – dimostrando sul campo per quale motivo il Genk ha preteso nove milioni di euro per lasciarlo partire.

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