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Pioli: “Juve troppo forte, tutta la rabbia col Chievo”

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ROMA - Non è successo nulla, la Lazio si rialzerà. Statene certi, parola di Pioli in conferenza stampa. Mauri ha detto che serve continuità, il mister gli dà ragione: "Sono d'accordo col capitano. E' evidente che siamo...

redazionecittaceleste

ROMA - Non è successo nulla, la Lazio si rialzerà. Statene certi, parola di Pioli in conferenza stampa. Mauri ha detto che serve continuità, il mister gli dà ragione: "Sono d'accordo col capitano. E' evidente che siamo mancati in attenzione e determinazione ad Empoli. Con la Juve è venuta invece meno la lucidità. Le sconfitte fanno male, ma possono anche essere utili se si capisce il perché sono arrivate e quali sono le situazioni che ci hanno penalizzato. La Lazio esce da questa settimana con le idee ancora più chiare. Sa cosa deve e non deve fare per ottenere il risultato". Non manca l'umiltà: "Non è così, ci è mancata l'attenzione a Empoli. Io, lo staff e i miei giocatori abbiamo rivisto le ultime due partite". Bisogna tornare sui binari dritti prima del Castellani: "Abbiamo fatto tante cose positive per riscalare la classifica, adesso per generosità e per la forza dell'avversario non siamo riusciti a riprendere il nostro cammino. Domani vogliamo tornare ad essere la squadra che sappiamo essere". Lotito è intervenuto per strigliare la Lazio: "E' importante. Il presidente è molto impegnato, ma si fa sentire sempre molto presente. E' un supporto per la squadra. Non era contento, ma è venuto per stimolarci e darci sostegno. Tutti insieme dobbiamo uscire da questo momento".

I GOL SUBITI - Ledesma sembra fuori dal progetto: "Non è vero, lo tengo in considerazione come gli altri 29 giocatori della squadra. Ma devo fare delle scelte. Cristian rimane un valore per questa squadra". La Lazio è la dodicesima difesa del campionato: "Non è un discorso di reparto, ma di organizzazione di squadra. Sedici gol subiti sono troppi, ma 12 li abbiamo incassati con tutti i giocatori sopra la metà campo. E' mancata quindi attenzione e determinazione. Sicuramente però per mentalità siamo portati ad andare sempre avanti per vincere". Adesso bisogna sfruttare il calendario favorevole: "E' chiaro che partiamo per Verona per fare i tre punti. Dobbiamo essere rabbiosi e grintosi, cattivi agonisticamente, perché veniamo da due sconfitte. Mi aspetto buone risposte dal campo". 

IL GRANDE EX - Ecco come Pioli vuole la sua Lazio: "Vogliamo giocare da squadra con la nostra identità. Approfittiamo delle nostre qualità, ma anche degli errori degli avversari. Voglio vedere i miei giocatori cercare a tutti i costi il successo". Radu può tornare centrale: "Secondo me lui nella difesa a tre è perfetto, ma Stefan può anche fare il centrale di sinistra a quattro". Chissà se arriverà un centrale vero dal mercato: "Ho confronti quotidiani sia col ds sia con Lotito. Non voglio parlare di gennaio, mancano quattro partite di campionato e una di Coppa Italia. Le valutazioni sono già state fatte per quando si aprirà la finestra". Pioli è il grande ex della sfida del Bentegodi: "I ricordi sono positivi, il Chievo ha creduto in me e mi ha fatto tornare in Serie A. E' un ambiente attento e preciso, con una società che ti sostiene. Ci aspetta un avversario molto determinato che, col nuovo allenatore, ha trovato una compattezza e maggiore presenza nell'area nemica. Troveremo spesso gli spazi chiusi, dovremo stare attenti alle ripartenze".

MOTIVAZIONI - Mauri è pronto a tornare: "Stefano sta bene, è una scelta possibile. Ma anche Keita lo è. La sua prestazione è stata discreta, la Juve era troppo forte. Deve dimostrare ogni giorno di potermi mettere in difficoltà". La classifica è cambiata: "E' stata una settimana di lavoro importante, anche dentro lo spogliatoio. Non credo che ci voglia un mago per motivare la squadra domani".

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