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LAZIO, IL PRIMO KO FA MALISSIMO!

LO STRANGOLAMENTO - Mexes su Mauri: 'Quando vedo ingiustizie non ci vedo più. Ma ho chiesto scusa...'
Dopo 8 vittorie consecutive all’Olimpico, Pioli cade Vince il Milan e sorpassa i biancocelesti in classifica

redazionecittaceleste

ROMA - Inghiottita prima dal silenzio e poi dai fischi dell’Olimpico, la Lazio di Pioli è crollata sotto i colpi del Milan, incassando tre gol e la prima sconfitta stagionale in casa. Dopo Reja con l’Atalanta si è imposto un altro grande ex come Mihajlovic, che continua a scalare la classifica. Terza vittoria consecutiva, sorpasso e Sassuolo agganciato al quinto posto. Miglior prestazione del campionato e per la prima volta i rossoneri si trovano in zona Europa League. Con questo spirito e un equilibrio tattico ritrovato, potranno lottare per la Champions. La squadra gira intorno a Montolivo, la difesa è coperta, gli attaccanti sono pericolosi. Scivola sempre più giù la Lazio, spenta e in aperta crisi, non solo di risultati. Questa volta è mancata anche la prestazione. Peggio era andata solo con Chievo e Napoli. Difesa fragilissima, Klose inesistente e troppi giocatori in ritardo. Il crollo è sembrato di nervi e non solo fisico. La Lazio esce ridimensionata dalle ultime partite e domenica, dopo la trasferta in Norvegia, dovrà affrontare il derby. Pioli arriva malissimo alla sfida con Garcia.

PROFONDITA’. Non era la solita Lazio - ricorda il Corriere dello Sport - e si è visto subito. Poco ritmo, meno aggressività, un giro palla lento. Pioli ha confermato gli stessi titolari di Bergamo cambiando solo Matri con Klose. Mihajlovic ha ripresentato gli stessi undici che avevano piegato il Chievo, ma si è disposto con molta più prudenza. Il piano era chiaro. Chiudere gli spazi alle ripartenze di Felipe e Candreva, i lanci di Montolivo per ribaltare l’azione. Cerci si lanciava partendo da lontano e creando difficoltà a Lulic, ancora più di quanto non fosse riuscito a D’Alessandro dell’Atalanta. La Lazio pagava anche l’inferiorità numerica a centrocampo. Mihajlovic ne aveva tre a cui si aggiungevano i ripiegamenti di Bonaventura, Pioli solo due (Biglia e Onazi), perché Milinkovic si faceva trovare più avanzato di Klose e non disturbava Montolivo, libero di manovrare.

GOL E PALO. Mauricio e Gentiletti per due volte hanno recuperato su Cerci, ma al terzo tentativo l’ala cresciuta nella Roma ha creato i presupposti per portare in vantaggio il Milan: sulla sventagliata di Bonaventura, ha stoppato, puntato Lulic e caricato un sinistro pieno di veleno. Respinta centrale di Marchetti, Onazi era piantato a terra e Bertolacci ha segnato a porta vuota, infrangendo l’imbattibilità della Lazio all’Olimpico che in campionato durava da 432 minuti. L’ex romanista poco dopo è stato costretto a uscire per un infortunio muscolare, Mihajlovic ha inserito Poli e ha perso profondità a sinistra, ma di nuovo Cerci è andato vicino al raddoppio. Punizione lunga di Montolivo, stop in corsa e diagonale respinto dal palo. Poca Lazio, mai così dimessa e impotente, il 66% dei duelli a favore dei rossoneri, sempre primi sul pallone.

RADDOPPIO. Dopo l’intervallo Pioli ha inserito Cataldi per Onazi, al sesto Mihajlovic ha perso Alex per uno scontro in area, lo ha sostituito con Mexes e il francese, al primo pallone, è andato subito in gol. Bacca ha guadagnato la punizione per un intervento scomposto di Mauricio. Calcio tagliatissimo di Bonaventura, il brasiliano non è rimasto in linea e ha tenuto in gioco l’ex romanista, uscita a vuoto di Marchetti, colpo di testa e gol. Pioli ha sganciato Kishna e Matri richiamando Candreva e Milinkovic. Donnarumma ha salvato in uscita su Lulic e poi ha deviato il diagonale di Felipe: Kishna, quando ha toccato a porta vuota, era in fuorigioco. Un minimo la Lazio si è accesa, ma si è allungata troppo sul campo e da un passaggio sbagliato dell’olandese è nato il terzo gol, firmato in contropiede da Bacca. Kishna ha avuto almeno la forza di reagire e ha trovato il gol della consolazione mentre l’Olimpico fischiava e contestava Lotito e tutta la Lazio.