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Lazio in ritiro? Decide Parma

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ROMA - Il clima in casa Lazio resta vibrante. Perché la vittoria in Coppa Italia contro il Varese non ha cancellato i malumori che hanno coinvolto diversi protagonisti dell’universo biancoceleste. Sembrano lontanissimi i tempi in cui...

redazionecittaceleste

ROMA - Il clima in casa Lazio resta vibrante. Perché la vittoria in Coppa Italia contro il Varese non ha cancellato i malumori che hanno coinvolto diversi protagonisti dell’universo biancoceleste. Sembrano lontanissimi i tempi in cui la serie positiva aveva portato tranquillità e aperto prospettive importanti: è passato solo un mese dalla vittoria contro il Cagliari, ora sembra una vita fa. Perché vincere aiuta a vincere, ma perdere fa male e porta tensione. C’è poi modo e modo di perdere, e anche di pareggiare. Al presidente della Lazio Lotito, come è noto, non era piaciuto l’atteggiamento della squadra nel ko con La Juve e nel pareggio in casa del Chievo.

RITIRO. A Formello, quartier generale della Lazio, l’ipotesi del ritiro forzato non è caduta. Anzi: è ancora lì, in piedi, reale più che mai. Perché proprio il numero uno Lotito, che ha comunque apprezzato la vittoria di Coppa Italia all’Olimpico contro il Varese, aspetta conferme. E le vuole in campionato, già da domenica pomeriggio quando Pioli e i suoi saranno impegnati al Tardini contro il Parma. Una partita che vale un bivio, come tante altre volte accaduto e come potrà accadere ancora. In caso di risultato positivo sarà tutto a posto? No, almeno non totalmente: Lotito vuole vedere il giusto atteggiamento, la voglia di sacrificarsi, di dare tutto per la maglia. E la conferma che il presidente non ha notato tutto ciò nella Lazio delle ultime settimane era stata la riunione post Juve, quando Lotito tenne tutti a rapporto chiedendo maggiore impegno nel rispetto dell’intero ambiente e dei colori sociali.

 

 

IPOTESI. Ora servono conferme, però. Perché – detto della possibilità di vincere contro il Parma ultimo in classifica – va presa in considerazione anche l’ipotesi di un altro passo falso, o di una prova non convincente dal punto di vista dei comportamenti in campo. Allora sì che il ritiro punitivo diventerebbe realtà: Lotito appare intenzionato a dare seguito all’idea se al Tardini la Lazio non sarà all’altezza della situazione. Il clima, quindi, è ancora teso, anche perché insieme con le due sconfitte e il pareggio delle ultime tre uscite, sono arrivati i malumori esperessi da diversi giocatori e la lista degli infortunati continua a essere ancora bella nutrita.

ESAME - In pratica in un mese è cambiato tutto lo scenario. Prima la Lazio aveva trovato una buona dimensione e il percorso di crescita era stato imboccato bene. Ora è quasi tutto da ritrovare, se non da ricostruire. Va – per prima cosa – ritrovato il passo giusto, poi serve la fiducia di squadra e ambiente. Senza più, ovviamente, stare troppo a pensare agli sviluppi di classifica. Insomma, oggi la vita in casa Lazio è cambiata radicalmente. Tanto che l’ipotesi ritiro non è sparita affatto. A Parma si aspettano segnali importanti. In caso contrario Lotito, sempre in accordo con Pioli, è pronto a prendere provvedimenti. Il primo? Sarebbe proprio il ritiro. (Corriere dello Sport)

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