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L’EROE – La Lazio s’illumina di Lulic a sinistra, ma a gennaio rischia di spegnersi ancora

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ROMA – Finalmente due raggi di Lulic. Nelle giornate dove tutto riflette il verso giusto, la Lazio riscopre pure d’avere un terzino sinistro. Difende e attacca, chiude e scorazza, come Radu non fa più da troppo tempo. Guarda caso, Lulic...

Alberto Abbate

ROMA - Finalmente due raggi di Lulic. Nelle giornate dove tutto riflette il verso giusto, la Lazio riscopre pure d’avere un terzino sinistro. Difende e attacca, chiude e scorazza, come Radu non fa più da troppo tempo. Guarda caso, Lulic s’era riacceso proprio su quel binario anche col Leverkusen. Aveva invece fallito domenica al San Paolo sulla trequarti, sull’ala dove non riesce più a volare. Arretrato col Genoa e a Verona, Senad diventa devastante. E, se accelera, irresistibile. C’è il suo zampino in ogni gol biancoceleste. Il bosniaco spara cartucce, è una pistola calibrata. Lucida una miriade di palloni, è il radar della manovra laziale a sinistra. Seconda prova consecutiva da terzino, altra prestazione con numeri super: da top player per tackle (4), palle recuperate (10), dribbling (4) e occasioni create (2). Una straordinaria regalata a Djordjevic, che stavolta si divora il gol. Filip aveva invece sfruttato il suo cross col Genoa. Ad ogni modo, la Lazio s’illumina di Lulic.

RINASCITA - Sino a domenica scorsa era il giocatore più sostituito della Serie A. Quattro volte su quattro. Dimenticatelo. Lulic stavolta entra e non esce più. Suda sino al novantesimo, sputa veleno, non giace più all’ombra di quel Dio che castigò la Roma in quel famoso 26 maggio. Generoso, Senad, pure con chi nasconde la mano di fronte al rinnovo. Il bosniaco lo rifiuta perché pensa di meritarsi di più. E adesso diventa quasi un paradosso che sia il terzino con le valigie in mano la vera soluzione all’involuzione imbarazzante di Radu. Lulic rischia d’andar via a gennaio ma, dopo le critiche, dimostra di nuovo chi è. Scontento, ma professionista attaccato ai colori biancocelesti. Con una fascia che talvolta ripulsa sul braccio.

RINNOVO - Torna terzino, torna a sgroppare senza inciampare sul prolungamento: Lotito aveva provato a far cassa con Lulic negli ultimi giorni di mercato. Tentativi in Bundesliga, uno in extremis a Milano. Nulla di fatto, ma l’agente Schutt (lo stesso di Klose) continua a guardarsi intorno. Perché Senad chiede da tempo un sostanzioso adeguamento del contratto in scadenza nel 2017 e la Lazio non vuole garantirglielo. Così si cercherà la plusvalenza in inverno. Ma perché non puntare sul jolly ancora e rivalutarlo come terzino? Si rumoreggia che Lulic non voglia giocare lì, eppure lì è risorto ancora. Non più traballante come al San Paolo, ma esplosivo come l’anno scorso in Coppa Italia sotto il Vesuvio. Il suo futuro alla Lazio rimane incerto, ma che peccato non tenere saldo a bilancio questo Istituto Lulic. Un prezioso bene mobile.