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Lazio-Petkovic: all’incontro non ci sarà Lotito. Ballano 600 mila euro…

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AGGIORNAMENTO ORE 13.30 - Secondo quanto riferito da SkySport24, all'incontro Lazio-Petkovic programmato per oggi, non ci sarà Claudio Lotito. Dalle due parti del tavolo siederanno, da un lato Vlado e i suoi legali, dall'altro, gli avvocati...

redazionecittaceleste

AGGIORNAMENTO ORE 13.30 - Secondo quanto riferito da SkySport24, all'incontro Lazio-Petkovic programmato per oggi, non ci sarà Claudio Lotito. Dalle due parti del tavolo siederanno, da un lato Vlado e i suoi legali, dall'altro, gli avvocati della società biancoceleste.

ROMA – Ieri, intorno alle 16, è arrivata alla Lazio la risposta formale di Petkovic, che si trova a Roma e ha chiesto un confronto a Lotito. Oggi lo avrà, di sicuro con i legali, quasi certamente anche con il presidente se è vero che l’appuntamento è stato fissato a Villa San Sebastiano. Lotito è annunciato di rientro da Cortina e dovrebbe incontrare il tecnico bosniaco. La società biancoceleste intende procedere con il licenziamento per giusta causa, potrebbe “accontentarsi” di una sanzione inferiore, oppure trovare un accordo, risolvendo il contratto attraverso una transazione. Conciliazione o scontro? Inutile fare previsioni. Basterà aspettare. Di sicuro, dopo l’incontro e di sicuro entro domani, verrà ufficializzata la nomina di Edy Reja, già al lavoro e ancora in attesa di tesseramento per poter accomodarsi in panchina lunedì sera con l’Inter.

 

 

RISPOSTA – Ieri scadevano i cinque giorni di tempo per fornire giustificazioni alle contestazioni mosse dalla Lazio. La lettera di Petkovic è stata inviata dall’avvocato Paco D’Onofrio, che ne ha assunto la difesa e due giorni fa aveva veicolato le dichiarazioni del bosniaco, futuro ct della Svizzera e deciso a difendere lo stipendio. Sino a ieri era “sospeso” e “dispensato” dal presentarsi a Formello, dove la Lazio, dal 30 dicembre, giorno della ripresa degli allenamenti, è stata affidata a Edy Reja. Petkovic ha ribadito di non aver commesso alcuna infrazione e di aver sottoscritto il contratto con la Svizzera in data 23 dicembre. Peraltro il regolamento non gli impediva divieti e non lo costringeva ad avvertire la Lazio, infuriata per il comportamento tenuto nell’ultimo mese di attività (ha sempre negato la trattativa) e di aver appreso del suo futuro incarico attraverso i mezzi di informazione che rilanciavano il comunicato della federazione di Berna. Ora si discute di soldi. Ballano 600 mila euro lordi per il tecnico e i suoi due collaboratori. L’incontro Lotito-Petkovic partorirà una soluzione?

 

STATUTO – Sabato 28 dicembre la Lazio aveva avviato la procedura di licenziamento per giusta causa ricorrendo allo Statuto dei Lavoratori. Lotito non avrebbe bisogno di chiedere una deroga alla clausola compromissoria per trascinare Petkovic davanti al Tribunale del Lavoro. L’accordo collettivo per gli allenatori non c’è più. E’ stato disdettato e non più rinnovato. Nel caso dei calciatori esiste il Collegio Arbitrale a cui rivolgersi per le controversie. Ma non esistono organi a cui riferirsi per i tecnico. Ecco perché oggi la Lazio ritiene di poter portare Petkovic davanti a un giudice ordinario. Lotito contesta al bosniaco il comportamento sleale e il danno d’immagine per una trattativa condotta nel pieno dell’attività con la Lazio. Non esistono divieti, ma neppure autorizzazioni. C’è un vuoto normativo.

 

REJA – Ora la Lazio può anche pensare ad una sanzione inferiore (multa salata) oppure annunciare l’esonero di Petkovic, riservandosi «nelle sedi opportune» di continuare la vertenza con il bosniaco.Ulivieri, presidente dell’associazione italiana allenatori, si è schierato con Petkovic. «Non ha violato i regolamenti e per tesserare Reja la Lazio deve prima comunicare al settore tecnico di Coverciano l’esonero di Vlado» ha spiegato durante un intervento a Radio Radio. Nel pomeriggio ha contattato al telefono Petkovic. Lotito si sente al sicuro. Domenica si presenterà a Formello e spiegherà tutto, compresa la strada imboccata. C’è il precedente della Fiorentina: licenziò Rossi per giusta causa dopo il pugno a Ljajic. La vertenza tra Delio e il club viola è ancora in corso. Caso diverso, ma stesso iter giudiziario. (Corriere Dello Sport)

 

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