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Reja “fa fuori” Hernanes e affronta i dubbi sul modulo…

Reja “fa fuori” Hernanes e affronta i dubbi sul modulo… - immagine 1
ROMA - Sulla lavagnetta di Formello c’è ancora il 4-2-3-1 (o 4-5-1), gessato venerdì. Sbiadito dalle prove al tramonto: Reja non è rimasto convinto dall’equilibrio garantito dai nuovi interpreti. Così, ieri...

redazionecittaceleste

ROMA - Sulla lavagnetta di Formello c’è ancora il 4-2-3-1 (o 4-5-1), gessato venerdì. Sbiadito dalle prove al tramonto: Reja non è rimasto convinto dall’equilibrio garantito dai nuovi interpreti. Così, ieri mattina, trascinava in campo la pazza idea del 3-4-3. Un difensore in più: Edy teme oltremodo lo scugnizzo Nico Lopez sulla fascia sinistra, le infilate su Dias. È tutto lì il nodo: Radu non c’è, Lulic non garantisce la stesso aiuto, è un terzino di spinta. La difesa a tre, provata ieri oltre un’ora per la prima volta, è un azzardo, Reja è tentato e frenato: «E’ un’opzione a partita in corso, magari», bisbiglia in conferenza. Non è pretattica, c’è nevrotica indecisione in quel ghigno: «Io e Guidolin ci daremo problemi l’un l’altro». Sono dilemmi alla vigilia: due moduli in ballottaggio, quello a specchio e la certezza 4-2-3-1.

 

Al fischio d’inizio può cambiare una sola faccia della Lazio: tagliato Hernanes in mediana, al suo posto Ciani in difesa al fianco di Biava e Dias in difesa. Centrocampo a 4 con Cavanda, Onazi (c’è pure la grana Gonzalez, acciaccato e non convocato), Biglia (al posto dello squalificato Ledesma) e Lulic. Candreva e Felipe Anderson (in vantaggio su Floccari) alle spalle di Klose. Il 4-2-3-1 rimane comunque la prima soluzione, l’unica certezza d’appiglio del Profeta: «Hernanes può giocare dietro le punte o come mezzala – assicura Reja – ma comunque lo vedo sereno». Variabile come il modulo. (Il Messaggero)

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