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Reja-Mazzarri, amici mai. Il mister nerazzurro ancora ricorda quella storia dei “foglietti rubati”…

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ROMA - Storia di formazioni rubate, di sguardi poco simpatici, di spionaggi e di incroci pericolosi. «Tra me e Mazzarri sono sempre state partite intense — ricorda Reja —. Lui dice la Lazio è avvantaggiata. E invece io...

redazionecittaceleste

ROMA - Storia di formazioni rubate, di sguardi poco simpatici, di spionaggi e di incroci pericolosi. «Tra me e Mazzarri sono sempre state partite intense — ricorda Reja —. Lui dice la Lazio è avvantaggiata. E invece io dico che il favorito è lui, che ha una squadra già rodata». Chi fosse più rodato il 14 novembre 2010 è difficile stabilirlo. All’Olimpico, ora di pranzo, c’è Lazio-Napoli. Mazzarri prova a sorprendere Reja con una difesa a quattro. Edy la mossa la conosce già, anzi è lui a stupire Walter con Zarate prima punta e Floccari trequartista. Vince la Lazio, 2-0. Magari pure perché il giorno prima Mazzarri, in ritiro con il Napoli nello stesso albergo dove alloggiava Reja, aveva svolto la riunione tecnica nella sala conferenze dimenticando di nascondere foglietti e lavagne varie. Le mosse di Mazzarri, in qualche modo, finiscono agli occhi di Reja che il giorno dopo, all’Olimpico, arriva…preparato alla partita. I due, nel post-partita, si evitano accuratamente. E Walter, che fesso non è, capisce che qualcosa non è andato per il verso giusto.

 

Tanto da chiedere all’interno del suo spogliatoio se qualcuno per caso avesse parlato con Reja — ex tecnico del Napoli — in settimana. Edy e Walter, amici mai. Nemici sarebbe dire troppo, ma certo non rinforzò il legame neppure la partita di ritorno di quel campionato, con il Napoli vittorioso 4-3 tra mille polemiche, gol non convalidati, rigori assegnati e una sconfitta che pesò molto nella mancata qualificazione per la Champions della Lazio. Chissà se Mazzarri abbia mai digerito fino in fondo il feeling tra Reja e De Laurentiis. Di sicuro Edy non ha mai sopportato veder poco riconosciuto il suo lavoro a Napoli. E poi c’è il caso a metterci lo zampino. Tredici maggio 2012, la Lazio batte l’Inter — l’ultima di Reja in panchina — e finisce quarta, qualificata direttamente ai gironi di Europa League. Solo che il Napoli una settimana dopo vince la Coppa Italia e ai gironi ci va Mazzarri. Poco male per Reja, che lascerà la Lazio. E invece no. Perché Lotito si appiglia al cavillo di un contratto che prevedeva il pagamento del premio Uefa a Reja solo in caso di qualificazione all’Europa League, senza passare dai playoff. Edy abbozzò. Ma stasera, sicuro, la mano a Mazzarri la stringerà lo stesso. (Corriere dello Sport)

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