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Se Lewandowski fosse in Italia, alla Lazio, con Lotito presidente…

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ROMA - Capitasse in Italia, come minimo si scatenerebbe l’inferno. Per capirci: se Vladimir Petkovic dovesse mai decidere di firmare per un altro club, o magari per un’altra Federazione (per esempio la Svizzera?…), probabilmente Claudio...

redazionecittaceleste

ROMA - Capitasse in Italia, come minimo si scatenerebbe l’inferno. Per capirci: se Vladimir Petkovic dovesse mai decidere di firmare per un altro club, o magari per un’altra Federazione (per esempio la Svizzera?…), probabilmente Claudio Lotito, presidente della Lazio, non la prenderebbe benissimo e sarebbe persino capace di minacciare azioni legali. I tifosi si dividerebbero e il povero Petkovic dovrebbe darsela a gambe. In Germania invece che succede? Succede che Robert Lewandowski , centravanti polacco, stella in scadenza di contratto del Borussia Dortmund, annunci che a fine stagione lascerà il club giallonero per vestire la maglia del Bayern. Non solo: approfitterà della sosta invernale per sostenere le canoniche visite mediche in Baviera. Domani o dopo, per la precisione. Reazioni? Non pervenute. Ma come? Ci sono in ballo le due grandi rivali di Germania, finaliste otto mesi fa in Champions League, e nessuno scende in strada a bruciare cassonetti dell’immondizia? Nei Paesi civili accade così. Magari verrà fischiato, come accadde al collega Goetze, ma nemmeno con troppa convinzione: Lewandowski, da professionista, onorerà il suo contratto a Dortmund fino a giugno e dal 1° luglio diventerà un giocatore del Bayern. In Italia che cosa sarebbe accaduto? (Corriere della Sera)

 

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