ROMA - Dalla regia cinese a quella biancoceleste: c'è un doppio flop a Shanghai. Svogliato, molle, troppo impreciso: cosa succede a Biglia? Era la luce della Lazio, in Supercoppa s'è totalmente spenta. Eclissato, Lucas, in quella frase della vigilia che ora provoca ancora più rabbia nei tifosi: “Biglia, appena nominato capitano, avrebbe dovuto smentire categoricamente voci di mercato e/o interessi ad andar via in futuro”, continuano a ribadire in tanti. Tutti quelli che ora invocano un dietrofront: “Bisognava dare la fascia a Candreva piuttosto, che almeno per la maglia lotta e non rompe ogni 2 secondi sulla volontà di andare al Real Madrid, se dovesse chiamare”. Le verità del regista argentino, date in pasto alla stampa, hanno ferito un popolo: “Dovremmo cederlo subito. Nella nostra squadra vogliamo gente che combatte, suda e corre con il cuore... a maggior ragione se hai una fascia al braccio”. Il bicipite di Biglia ora sembra scoppiare, non doveva forse mostrare i muscoli: “Questa maglia ormai gli sta stretta”, commenta addirittura laconico un laziale, dopo la disfatta in Supercoppa. L'amarezza prende il sopravvento.
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TUTTI CONTRO BIGLIA – La settimana della verità: o capitano o non mio capitano!
LA DIFESA - La lucidità però invoca pazienza. Bisogna aspettare ancora un po', prima di fare dietrologie. I giudizi affrettati potrebbero essere solo il frutto di un terribile stato emotivo: “La brutta prestazione di ieri – sottolinea un netter - credo sia frutto della scarsa condizione fisica. La squadra sta a pezzi fisicamente , Biglia non ha fatto la preparazione, quindi ha molte scusanti. In un ambiente isterico come quello laziale, le sue parole non hanno aiutato, ma non credo che Lucas sia una brutta persona. Se voleva andare via, lo faceva a luglio, non a dieci giorni dal play off di Champions”. Contro il Leverkusen sarà fondamentale il ritorno di Biglia ai suoi livelli. Eppure già in questa settimana si potrebbe decidere il suo futuro: atteso nelle prossime ore un incontro con l'agente Montepaone per il rinnovo a 2,2 milioni. I top club ne offrono 3, la Lazio non può spingersi a tanto. Sta a Lucas decidere, ma in fretta, cosa fare. E sgombrare subito la testa da ogni turbamento.
GELO - Quel silenzio prima, quella risposta gelida dopo hanno scosso tutta la Lazio. Trema, Pioli, colui che ha voluto a tutti i costi che la fascia cadesse al braccio di Biglia. Il mister, che lo ritiene l'unico giocatore biancoceleste imprescindibile, è rimasto però deluso dall'atteggiamento di Lucas. Pensava d'averlo convinto a restare, insieme alla società, invece adesso si sente tradito dal suo “pupillo”. Un capitano non lascia la sua ciurma in balia di una tempesta da lui stesso provocata. Deve dare l'esempio ai compagni, non far pensare d'essere il primo pronto ad abbandonare la nave. Così rischia di naufragare un intero spogliatoio. La società però era avvertita, s'è tappata le orecchie: i primi scricchiolii si sentivano ad Auronzo...
Di Gianluca Viscogliosi
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