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SCANDALOSO – In Sassuolo vs Lazio, è andato in scena l’arbitraggio scientifico…

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Da oggi naturalmente qualsiasi giocatore laziale sfiorato in area da un avversario non pensi di buttarsi come dal trampolino. Simulatore o meno, dipende sempre dalla maglia che indossi…

redazionecittaceleste

ROMA - Incredibile ma vero. Sarà che la Lazio ha perso ed è rientrata nei ranghi (per la soddisfazione di molti), sarà che stavolta proprio non ci si poteva nascondere dietro al dito. Fatto sta che tutti i commentatori, anche quelli emiliani o i parenti stretti del presidente Squinzi, hanno dovuto ammettere che il rigore fischiato al Sassuolo era inesistente. Laddove inesistente - osserva Cerracchio su LazioPolis - significa che proprio non ce n’era traccia. Paolo Cannavaro ha provato a fare il duro, a sostenere che invece era sacrosanto, ma è stato sbugiardato da tutte le riprese tv, da qualsiasi angolazione possibile. Il più efficace, vecchia scuola e senza peli sulla lingua, è stato Roberto Boninsegna, che i giovani non ricorderanno forse, ma è stato uno degli attaccanti più forti (nel senso anche fisico del termine) che abbiamo avuto in Italia. Invitato alla DS per commentare Inter-Juventus, oltre ad aver detto senza problemi di essere stato da sempre interista e di aver invano cercato di rifiutare il trasferimento in maglia bianconera, ha affermato sul rigore di Reggio Emilia: “Non si capisce cosa abbia potuto vedere l’arbitro: Cannavaro si è chiaramente buttato. Andava ammonito lui, altro che Lulic…”. Detto da un attaccante diventa ancor di più verità purissima! Ma il problema, vedete, non è solo questo. Ci sono arbitri (e spesso terne e cinquine, purtroppo) che continuano a dirigere, o almeno ne danno l’impressione, con chiaro atteggiamento di parte. Guida di Torre Annunziata si sta avviando sulle orme già tracciate da Tagliavento. Ha arbitrato a senso unico, ammonendo Milinkovic per essere saltato a braccia larghe (nessun danno all’avversario) in una zona centrale del campo. E lo stesso ha fatto con Cataldi (seconda ammonizione per un falletto di gioco) quando mancava meno di un minuto allo scadere del recupero: sarà squalificato nel momento di massima emergenza a centrocampo, più chiaro di così! Scientifico, come il ridicolo rigore. Chiaramente non accadrà nulla: Guida continuerà a viaggiare, tanto nelle cinquine ci sono posti e soldi per tutti, col suo assistente e l’arbitro di porta, che era proprio in linea con l’azione. Un allenatore può essere esonerato per una decisione così, un giocatore messo in panchina, una società perdere l’obiettivo stagionale per un punto. Mai vedremo un arbitro sanzionato. Faranno sparire Guida dalla strada della Lazio per un po’… Poi ritornerà come Tagliavento, come Banti (quello di Napoli-Lazio del gol fantasma di Brocchi e del rigore con espulsione di Biava su Cavani…), come tanti altri. Da oggi naturalmente qualsiasi giocatore laziale sfiorato in area da un avversario non pensi di buttarsi come dal trampolino. Simulatore o meno, dipende sempre dalla maglia che indossi…

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