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ZOOM – No alle posizioni fisse in campo. Pioli chiede movimento ai giocatori

IL TRAGUARDO - Pioli, 200 panchine in Serie A. Vuole i tre punti con la Lazio per far festa
Parole d'ordine: impredivedibiltà

redazionecittaceleste

ROMA - Dopo un anno di lavoro, chiusa la stagione con la difesa a tre, Pioli disse: «Nella prossima stagione non avremo un solo modulo, ma ne alterneremo diversi». L’estate faticosa e la crisi esplosa dopo il crollo di Napoli lo hanno portato a rallentare il processo di crescita, tornando sulle antiche certezze del 4-3-3 e del 4-2-3-1, i moduli più collaudati e con cui la squadra si sente più sicura. Giusto così in un periodo in cui mancano dei giocatori fondamentali e c’è l’esigenza di centrare i risultati. Più avanti, si tornerà a pensare in grande e il punto d’arrivo è quello. Contano i principi di gioco. Pioli - osserva il Corriere dello Sport - non vorrebbe un solo modulo di riferimento. Capita spesso di vedere gli esterni offensivi giocare dentro al campo oppure scambiarsi le posizioni. Il tecnico emiliano chiede ai suoi giocatori un calcio in costante movimento. Non esistono posizioni fisse. Chi è statico, non farà mai breccia nei pensieri di Pioli. Era il problema di Keita nella passata stagione: si ostinava ad aspettare il pallone, fermo sulla fascia sinistra. Il suo tipo di gioco non collimava con il calcio della Lazio. Stesso discorso per Ledesma, spesso ancorato davanti alla difesa. Pioli cercava un play più dinamico.

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