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MATRIX FACTOR – Ale stende l’Udinese!

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Il commento del match

redazionecittaceleste

ROMA - Matri-x factor. Entra e segna una doppietta. A maggio aveva fatto piangere la Lazio, adesso torna a farla sorridere. Incredibile scherzo del destino all’Olimpico: nella stessa porta, il nuovo attaccante biancoceleste, aveva centrato il gol per la Juve in Coppa Italia. Ormai un ricordo in bianco e nero, adesso ce n’è un altro dello stesso colore: l’esordio contro l’Udinese e subito due zampate decisiva. Anche questo un gioco del Fato. Perché Matri aveva sempre punito i friulani nelle ultime 4 sfide, vinto con ogni squadra negli ultimi 9 precedenti. Non metteva la sua firma nel tabellino dal 6 gennaio in campionato, oggi scrive due volte il suo nome e sale il primo posto fra i cannonieri della Lazio.

GLI ERRORI - Diluviava sulla Lazio, sembrava non bastare la fascia di Mauri a coprire tutta l’acqua della difesa. Traballante pure il debuttante Hoedt, forse per eccesso di personalità. Dimenticate ogni errore, ora lucidate solo i gioielli di famiglia: esplode ogni giornata di più la classe di Basta, nei controlli, nei dribbling e in ogni accelerata. Strepitosa quasi allo scadere del primo tempo, quella di Keita, lanciato in contropiede da Mauri. Il Balde giovane interpreta spesso a modo suo il ruolo di centravanti ma, quando decide di far proprio la seconda punta, Candreva lo tradisce: cioccolatino in area, Sant’Antonio maledice un assist perfetto con un diagonale sbagliato. Pimpante, l’esterno azzurro, solo nei minuti iniziali con siluri dalla distanza. Sostituito per la seconda volta consecutiva, addirittura 10 minuti prima dell’ultima volta a Verona.

LA SVOLTA - Il terreno è viscido, Cataldi e Parolo scivolano nell’impostazione. Marco però, a inizio ripresa, si rifà almeno con un missile che piega le mani di Karmezis. Ma la svolta la dà Pioli al 55’ con un doppio cambio perfetto: Felipe Anderson e Matri in campo. Riecco finalmente Andershow: doppio dribbling e assist da buttare in porta per l’ex milanista. Che toglie dall’imbarazzo Keita lì davanti, lo lascia libero di scorazzare e diventare imprendibile. Da un tiro respinto dello spagnolo, Matri raccoglie ancora altra gloria. Menzione speciale per Marchetti, al ritorno fra i pali dopo un mese: due parate da SuperFederico. Se giocherà ancora così, meriterà un rinnovo al passato.

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