Da un lato il derby con l'Inter, dall'altra i retroscena legati ad un 'matrimonio' mai celebrato. Adriano Galliani non si fida dell'arrivo di Mancini in panchina e mette in guardia il , dove anni fa sarebbe potuto arrivare Francesco Totti.
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TOTTI AL MILAN, TUTTO VERO. POCHI MINUTI FA L’AMMISSIONE DI GALLIANI: “LO VOLEVO”
In occasione del 'Premio Facchetti', l'amministratore delegato ha detto la sua sul ribaltone avvenuto in casa dei 'cugini': "Quando arriva un nuovo allenatore c’è una scossa che dura circa tre settimane, quindi per noi ci sarà qualche difficoltà in più. Naturalmente, è un discorso che va oltre il valore di Mancini. Speriamo che presto il derby Milan-Inter torni a valere di nuovo per lo Scudetto".
Nessuna ombra, invece, su Inzaghi: "E' in una situazione molto diversa da quella in cui era Mazzarri: Pippo è molto amato dai tifosi, e quindi non credo che potrà avere dei problemi", ha assicurato Galliani.
Il quale si lascia poi andare ad un affascinante aneddoto di mercato: "Abbiamo cercato di prendere Totti quando era ragazzino, lo sa anche lui, ma non ci siamo riusciti. Capimmo subito che fargli lasciare la Roma era impossibile".
Chiusura su Italia-Croazia, disputata ieri a Milano: "Era una partita in cui non è successo nessun episodio che potesse far scatenare certe episodi. E’ veramente un peccato che succedano queste cose, il 99% di quelli che vengono allo stadio sono persone tranquille, purtroppo bastano poche persone per rovinare un grande spettacolo. El Shaarawy? Molto positivo". (Goal.com)
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