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Taglio stipendi calciatori, Pasqualin: “Occorre anticipare le ferie dei tesserati, alcuni club rischiano il fallimento”

Il legale dell'AIC spiega l'escamotage per combattere la crisi economica dovuta all'emergenza Coronavirus

redazionecittaceleste

Taglio stipendi calciatori

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ROMA- Il legale dell'AIC Claudio Pasqualin si è espresso ai microfoni de Il Giornale per quanto concerne la questione taglio degli stipendi dei calciatori: "L'escamotage sarebbe quello di mettere in ferie i tesserati.  I calciatori da contratto collettivo hanno diritto a 4 settimane e le date vengono decise dai club che possono anticipare ora le vacanze canoniche di giugno, così da giocare in estate. I calciatori  non possono restare aprioristicamente fuori dalla crisi economica che sta investendo il calcio e giustificherebbe un taglio ai loro emolumenti. L'AIC deve predisporsi a ragionare su questo piano per la Serie A, ma non per la C dove un calciatore guadagna in media 2mila euro al mese. Se gli tagliano il 30% dell'ingaggio va in seria difficoltà a fine mese. In Lega Pro dovrebbe intervenire la cassa di integrazione, ma chi la paga? Serve un sacrificio da parte di tutti per il bene dell'intero sistema in cui convivono. Altrimenti diversi club potrebbero rischiare il fallimento: molte società di A oggi si reggono con lo sputo grazie a plusvalenze immaginifiche e diritti TV. I mancati incassi possono essere letali".