ROMA – Non è stato registrato nulla di rilevante dai delegati della Serie A, in merito ai presunti cori antisemiti provenienti da un minoranza di tifosi della Lazio in occasione della gara di Coppa Italia tra Lazio e Novara. Un coro
razzista, antisemita o discriminatorio è punibile dal punto di vista sportivo, solo quando ha una certa “rilevanza”. Restano comunque atti da condannare moralmente, le autorità preposte hanno comunque aperto delle indagini, e probabilmente procederanno con delle sanzioni attraverso il Daspo, dei pochi pseudo tifosi che hanno intonato dei cori antisemiti . La Digos infatti attraverso l’ausilio delle immagini e dell’audio, ha già avviato un’indagine per identificare i responsabili di quanto è accaduto all’Olimpico tra il 29’ e il 30’ del primo tempo. I cori provenivano da una parte della Curva Nord occupata da non più di cento tifosi biancocelesti. Se ne sono sentiti due. Uno discriminatorio contro i tifosi della Roma. Un altro contro i Carabinieri, forse in merito agli scontri avvenuti mercoledì notte a Piazza della Libertà dopo i festeggiamenti per i 119 anni del club. Quei cori sono stati segnalati dall’Ansa, uditi da alcuni addetti ai lavori in tribuna stampa e da un ispettore federale posizionato sotto la Nord, non dagli altri due ,che si trovavano tra Tevere e Monte Mario. In diretta molte persone non se ne sono nemmeno accorte, e neanche in diretta Tv.
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