ROMA - Quella vista a Firenze è stata una Lazio che ha confermato tutte le buone impressioni dell'ultimo periodo.
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ESCLUSIVA – Antonio Filippini: “Lazio, dipendi da Immobile. I biancocelesti possono farcela in Coppa Italia. Parma? Occhio ai contropiedi”
Le parole dell'ex centrocampista della Lazio Antinio Filippini
Come spesso accaduto quest'anno però, al Franchi è mancata un po' più di cattiveria per chiudere la gara e ottenere tre punti fondamentali. Ora i biancocelesti devono resettare questa partita e pensare al Parma. Contro i ducali la squadra di Inzaghi sarà costretta a vincere per mantenersi in corsa per il quarto posto, visto che ci sarà lo scontro diretto tra Milan e Inter. Della corsa Champions e non solo ci ha detto la sua in esclusiva Antonio Filippini. Ecco le sue parole per Cittaceleste.it.
La Lazio ha cambiato marcia. Pensi possa dire la sua per la corsa al terzo e al quarto posto?
"La Lazio poteva vincere a Firenze. Putroppo sottoporta non si è riusciti a portare a casa i tre punti, ma il campionato è ancora lungo e ci sono tanti confronti diretti per cui le possibilità sono ancora tante. Secondo me Milan e Inter sono le favorite per il terzo e il quarto posto. I rossoneri a gennaio hanno fatto due ottimi acquisti come Piatek e Paquetà. Si sono rinforzati e questo può fare la differenza. Per l'Inter invece bisogna vedere la situazione Icardi. Se l'argentino riesce a rientrare può cambiare le carte in tavola. La Lazio deve assolutamente vincere il recupero contro l'Udinese. Quei tre punti potrebbero essere fondamentali. Per quanto riguarda la Roma bisogna vedere se con Ranieri riesce a far coesistere Dzeko e Schick. Così anche i giallorossi potrebbero avere una chance. Le altre giocano bene, soprattutto l'Atalanta, ma le vedo destinate in caso alla lotta per l'Europa League".
Domenica arriva il Parma. Come vedi questa gara per la Lazio?
"Sarà senz'altro una gara difficile. Il Parma fuori casa ha sempre fatto dei risultati incredibili perché ha giocatori che se gli lasci campo ti mettono in difficoltà. Per questo motivo la Lazio dovrà essere attenta con chiusure preventive e soprattutto fare gol. La squadra di Inzaghi dovrà prendere la sfida con le molle. Di fronte troverà una compagine che fuori casa si esalta. E' proprio lontano dal Tardini che gli emiliani hanno guadagnato la salvezza".
Quali sono i giocatori ai quali la Lazio dovrà stare maggiormente attenta?
"Senza alcun dubbio Gervinho e Inglese. Sono loro i giocatori che danno profondità alla squadra di D'Aversa e prediligono giocare negli spazi. Sarà opportuno che la Lazio nel momento che perde palla metta sotto pressione il Parma con un pressing a tutto campo per non farlo ripartire".
Quanto deve crederci la Lazio alla Coppa Italia?
"Penso che la Lazio debba credere assolutamente alla Coppa Italia. Quest'anno c'è la possibilità di alzare un trofeo, e i biancocelesti non se la dovranno far scappare. Uscite squadre come Napoli e Juventus, sicuramente la strada per la finale sarà più facile. La Lazio troverà una tra Atalanta e Fiorentina agguerrite. Stessa cosa vale per il Milan. Il ritorno con i rossoneri sarà una gara difficile, ma lo 0-0 casalingo dà speranza. Quest'ultimo infatti permette alla Lazio di essere in vantaggio in caso di gol segnato, e questo non è un dettaglio da poco. Secondo me la squadra di Inzaghi può farcela".
C'è un giocatore che in questo periodo ti sta maggiormente impressionando nella Lazio?
"Io penso che nella Lazio tutto dipenda da Immobile. E' lui che ora può fare veramente la differenza. Quest'anno ha segnato meno, ma non è stata solamente colpa sua. Penso che Immobile da qui a fine stagione possa migliorare ulteriormente. L'attaccante napoletano il suo l'ha sempre fatto. Ovviamente quest'anno ha segnato meno non solo per colpa sua, ripeto. I rendimenti inferiori di calciatori come Milinkovic e Luis Alberto hanno fatto si che diminuissero anche le occasioni a partita per lui. Ci sono tante partite di campionato però da qui a maggio, e speriamo che la nuova linfa della squadra di Inzaghi coinvolga anche chi quest'anno ancora non si è espresso al meglio".
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