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ESCLUSIVA – Manfredini: “Pausa nel momento giusto. Correa un grande. Acerbi uomo vero”

Manfredini

Ecco le parole dell'ex centrocampista della Lazio, Christian Manfredini, in esclusiva per Cittaceleste.it

redazionecittaceleste

Di Valerio Marcangeli.

ROMA - Si sta per concludere la prima settimana della pausa Nazionali. Domani ci saranno due giocatori della Lazio impegnati nella sfida dell'Italia contro la Grecia. Dovessero scendere in campo dal 1' tutti gli occhi sarebbero su Immobile e Acerbi visto che gli Azzurri giocheranno allo stadio Olimpico, perciò casa loro. Intanto Inzaghi è al lavoro a Formello. Da chi ci si aspetta di più dopo la sosta? Abbiamo chiesto questo e molto altro all'ex centrocampista della Lazio, Christian Manfredini. Ecco come si è espresso in esclusiva per Cittaceleste.it.

LE PAROLE DI MANFREDINI 

La pausa arriva nel momento giusto per la Lazio?

"Ma sì perché le cose non stanno andando benissimo. Devo dire che io personalmente non amo le soste, perché o nel bene o nel male perdi il ritmo. Certo, puoi lavorare su qualcosa che non va, ma comunque non sei al completo. Puoi provare qualcosa di diverso, ma il problema è che non hai tutti i tuoi calciatori in organico".

Cosa ti aspetti da Immobile e Acerbi in Nazionale?

"È un momento favorevole per entrambi. Immobile e Acerbi stanno facendo bene e giustamente Mancini li sta riproponendo anche in Nazionale. Che dire, da loro mi aspetto la continuità tra club e Nazionale anche se sono due ambienti diversi. Possono sicuramente fare bene".

Sei d'accordo con le parole di Acerbi in conferenza stampa?

"Per prima cosa penso che Acerbi sia un calciatore molto bravo che si è saputo costruire di anno in anno, arrivando ad alti livelli. In più lo stimo molto come uomo. Le sue parole? Lui vive lo spogliatoio rispetto a noi che commentiamo da fuori. La Lazio da tanti anni sta facendo bene, ma gli manca sempre qualcosina per arrivare alla Champions. Se lui ha parlato così lo ha fatto per alzare l’asticella, ma fare meglio di così è dura".

Correa ha rinnovato: quanto è importante per la Lazio recuperarlo al massimo?

"La Lazio ha fatto quell’annata straordinaria due anni fa perché Immobile, Milinkovic, Felipe Anderson e Luis Alberto giravano al massimo. La stagione dopo è stata di livello inferiore perché i calciatori di Inzaghi non hanno reso così tanto. Stesso discorso vale per il Tucu. Se la Lazio ritrova Correa, allora avrà un'altra freccia importante nel suo scacchiere. Il calcio è fatto di momenti. Più questi sono positivi e lunghi, più la squadra va bene. Resta il fatto che l'argentino è un grande giocatore, e quando ritroverà costanza sarà un'arma incredibile per il club capitolino".

Con questo andamento dove può arrivare la Lazio?

"Il campionato è talmente lungo che è difficile fare delle previsioni. In più quest'anno c'è molto più equilibrio. La Juve e l'Inter le vedo avanti. Le altre sono tutte più o meno lì, anche compagini che non ti aspetti come Cagliari e Fiorentina. Il livello della Lazio si capirà di partita in partita. Per arrivare quarta la Lazio deve avere tutti al 100%, ma ciò non è affatto semplice".