ROMA - La Lazio ritrova il successo a quasi un mese di distanza dalla vittoria di San Siro e lo fa grazie a Felipe Caicedo, autore di una doppietta nei primi venti minuti a Marassi.
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Doppio graffio della Pantera, la Lazio sbanca Marassi
Una doppietta di Felipao decide la sfida di Marassi e la Lazio ritrova il successo quattro settimana dopo lo 0-1 di San Siro con l'Inter
Inzaghi conferma le indiscrezioni degli ultimi giorni e decide di far riposare Ciro Immobile, lanciando così dal primo minuto la coppia Correa-Caicedo che torna titolare a due mesi di distanza dal derby vinto 3-0 a fine febbraio. La scelta è subito vincente perché in diciannove minuti il Panterone stende la Sampdoria con una doppietta devastante. Prima il recupero di palla a centrocampo sull'errore di Colley e il coast-to-coast di cinquanta metri che lo porta davanti ad Audero, trafitto con un perfetto piattone sinistro. Poi il raddoppio arriva quindici minuti dopo con un perfetto colpo di testa sull'ennesima ripartenza biancoceleste nel primo tempo orchestrata da Correa, rifinita da Romulo con il cross da destra e conclusa da Caicedo con la zuccata all'angolino che batte l'incolpevole Audero.
L'espulsione di Ramirez nel recupero del primo tempo sembra poter chiudere il discorso, ma la Lazio dopo il palo di Romulo al decimo della ripresa stacca la spina e permette alla Samp di rientrare in partita. Il gol di Quagliarella, rimesso in gioco dalla spizzata di Acerbi nonostante fosse oltre la linea difensiva di oltre un metro, accende il finale di gara. Murru colpisce un palo clamoroso e la Lazio è fortunata perché la palla rimbalza su Strakosha e finisce in calcio d'angolo, evitando così un clamoroso e sfortunatissimo autogol. La squadra di Inzaghi deve ancora una volta fare i conti con la sfortuna perché Immobile su punizione coglie il diciassettesimo legno stagionale dei biancocelesti, il nono per Ciro che continua a litigare con il gol. La Lazio però dimostra di essere ancora viva e la stagione si deciderà nelle due sfide dell'Olimpico contro l'Atalanta, a cominciare da quella di domenica pomeriggio che si presenta come l'ultima chiamata per il treno Champions
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