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Lazio, Calori: “Serve più cinismo. Champions? Sarà una lotta fino alla fine”

Le parole del tecnico ed ex calciatore Alessandro Calori, tanto noto ai biancocelesti

redazionecittaceleste

ROMA - Quella di domenica contro il Parma dovrà essere una Lazio vogliosa di fare risultato, ma anche attenta all'avversario.

I gialloblu sono una squadra ostica in trasferta, e i biancocelesti dovranno essere molto vigili alle ripartenze degli ospiti, soprattutto a Gervinho. Di questo e anche della corsa Champions ha parlato a Lazio Style Radio l'allenatore Alessandro Calori, autore di uno dei gol più importanti della storia biancoceleste. Ecco come si è espresso: "La corsa Champions durerà fino alla fine del campionato, sono in lizza quattro o cinque squadre. Bisognerà vedere chi arriverà meglio in fondo alla stagione dal punto di vista delle energie psico-fisiche. Chi riuscirà ad ottenere maggiori risultati otterrà un posto valido per la prossima Champions. Non esiste la pazienza nel calcio, è l’umore che determina le situazioni, ci sono troppi esempi che denotano come non si sappia aspettare un allenatore o un giocatore. Tutti vogliono tutto subito".

Sui numeri della Lazio: "I numeri della Lazio sono diversi rispetto allo scorso anno, basti guardare la differenza gol di Immobile rispetto alla passata stagione. La squadra di Inzaghi crea molto gioco, purtroppo non riesce a concretizzare le occasioni da rete. Stanno anche mancando i gol dei centrocampisti, quelli di Milinkovic su tutti, ma comunque i biancocelesti hanno qualità in ogni reparto di campo. Serve più cinismo ed efficacia nelle conclusioni".

Infine, sul Parma: "Il Parma pressa poco la squadra avversaria poi con Gervinho sfrutta gli spazi e le ripartenze, mentre Inglese riesce ad alzare la squadra tenendo palla. Sono interessanti anche gli inserimenti di Barillà. Domenica la Lazio dovrà essere molto brava nell’organizzazione della marcatura preventiva sui calciatori dei ducali. Bastos qualche anno fa contro la Juventus si trovò di fronte Higuain e giocò una grandissima partita, se dovesse scendere in campo si troverà di fronte Gervinho. L’ivoriano non è una punta classica, ama agire nello spazio con le sue accelerazioni improvvise. I difensori ormai non marcano più a uomo, non esistono più giocatori che applicano questo tipo di marcatura. L’angolano è uno dei pochi rimasti insieme anche a Barzagli".