ROMA - La Lazio gioca una partita stoica ma viene sconfitta da una Juve spinta dall'ingresso di Joao Cancelo sulla fascia destra. Queste le pagelle del nostro Direttore Stefano Benedetti
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Lazio-Juve, le pagelle di Stefano Benedetti: patatrac Lulic, Luis Alberto sontuoso
Ecco le pagelle del Direttore
Strakosha: 4 Nel corso del primo tempo ha rischiato l’ipotermia. Nemmeno una parata in 45 minuti. Nel secondo tempo la Juventus comincia a giocare e a mettere in difficoltà la squadra biancoceleste. Sul tiro di Dybala avrebbe potuto fare decisamente meglio. Avrebbe dovuto respingere la palla il più al lato possibile ma così non è stato. La sfera è finita sui piedi di Cancelo che a porta vuota l’ha messa dentro. Una partita macchiata, quella dell’albanese, da un errore ingenuo.
Radu: 5 Il veterano biancocelste, come sempre dall’inizio di questo campionato, viene schierato da Inzaghi alla sinistra del difensore centrale. Corsa, grinta, tenacia e determinazione non gli mancano mai. Una prestazione al di sotto della sufficienza quella di Radu che ha però più volte dimostrato di poter fare molto meglio.
Wallace: 5 con Acerbi espulso e L.Felipe diffidato, Inzaghi decide di affidare a lui il centro della difesa biancoceleste. Al 12esimo minuto, su calcolo d’angolo, si divora un gol già fatto. Bonucci era momentaneamente uscito dal campo per problemi fisici. Mancava la marcatura su Wallace che ritrovandosi completamente solo nel cuore dell’area di rigore avversaria non è riuscito a metterla dentro. È attento e non commette troppi errori. Gioca una partita al di sotto della sufficienza
Bastos: 5 Schierato alla destra di Wallace, nel primo tempo, è stato in grado di trasmettere alla squadra la sicurezza di cui aveva bisogno. Gioca un buon primo tempo marcando Cristiano Ronaldo a uomo e impedendogli di effettuare qualsiasi tipo di giocata. Al 74esimo rovina tutto quello che di buono aveva fatto. Si fa saltare come un birillo da Bernandeschi che arrivato sul fondo passa la palla a Dybala che tira di prima intenzione ma Strakosha, sfortunato, la respinge sui piedi di Cancelo che senza esitare pareggia i conti: 1-1.
Parolo: 5 giocatore indispensabile per la squadra e soprattutto per Inzaghi. La Lazio oggi più che mai aveva bisogno di lui. Più volte ha dimostrato la sua grinta, la sua tenacia, la sua professionalità ma cosa più importante... la sua duttilità. Inzaghi è stato chiaro: esterno destro nella fase offensiva e terzino in quella difensiva. Al 37esimo, nell’area di rigore avversaria, ha una grande palla gol ma prima deve fare i conti con Szczesny che con una bellissima parata gli nega la gioia del vantaggio.
Milinkovic: 4 nel corso del primo tempo ci si chiede se sia sceso in campo. Macchinoso, lento, prevedibile. Sbaglia passaggi e rallenta la manovra di gioco. Il secondo tempo non è da meno. Continua ad essere il fantasma del giocatore che era l’anno scorso.
Leiva: 5 una partita da giganti. Schierato da Inzaghi davanti alla difesa è un punto di riferimento per il reparto difensivo e per tutta la squadra. Corre, pressa l’avversario, recupera diversi palloni e gestisce la manovra di gioco. È ovunque. Sempre al posto giusto al momento giusto.
Lulic: 4 viene schierato da Inzaghi nella sua fascia di competenza. Insieme a Parolo è il giocatore più sacrificato della squadra. Diverse volte nel corso della partita ha dovuto mettersi a disposizione del settore difensivo. Quando la Juventus attaccava, Lulic si abbassava posizionandosi alla sinistra di Radu. In fase offensiva invece accompagnava l’azione con quelle galoppate, quella tenacia e quella grinta che gli hanno permesso di indossare la fascia da Capitano. A 3 minuti dalla fine rovina tutto. Strattona Cancelo nel cuore dell’area di rigore. Guida fischia ed è calcio di rigore. Ronaldo fa suo il pallone e lo mette dentro: 1-2!
Neto: SV
Luis Alberto 7 Inzaghi lo sposta sulla linea dei centrocampisti e gioca una gara suntuosa. Fatta di grandi colpi, sia in interdizione che in appoggio al reparto offensivo. La sua è una gara di grande intelligenza calcistica. Lotta su ogni pallone palesando anche una grande condizione che, dall’inizio della stagione, non aveva ancora trovato. Decisiva la sua parabola in occasione dell’auto gol della Juventus. Esausto viene sostituito da Belisha nel finale.
Correa 6.5 i primi venti minuti di gioco sono da incorniciare. Sbuca da tutte le parti facendo girare la testa ai giocatori della Juventus con scatti, dribbling e allunghi in velocità. Poi molto lentamente rientra nei ranghi dosando le forse e mettendosi a disposizione della squadra andando più volte a rinforzare il centrocampo. Senza dubbio la sua migliore partita da quando indossa la maglia della Lazio.
Immobile 5.5 Gioca come sempre una gara generosissima cercando sempre il gol, del resto è il suo mestiere. Si fa negare il gol con un salvataggio di Rugani sulla linea di porta nel primo tempo e si divora il gol del due a zero nella ripresa solo davanti a Szczesny. Generoso ma impreciso. Sostituito nel finale da Caicedo.
Berisha sv
Caicedo sv
Inzaghi 5.5 Le tante assenze lo costringono a ridisegnare la Lazio ma non dal punto di vista tattico. I suoi ragazzi stringono i denti giocando una gara superba macchiata da una due soli distrazioni che come al solito per la Lazio si rivelano letali. I biancocelesti giocano la migliore gara stagionale che li porta a recriminare per il mancato arrivo di una vittoria che sarebbe stata stra meritata ritrovandosi a fare i conti con una sconfitta che porta a galla i soliti problemi difensivi. Nel finale però la sensazione che possa aver sbagliato le sostituzioni è netta. Soprattutto per quanto riguarda Luis Alberto e Immobile. Due giocatori probabilmente stanchi ma senza dubbio molto più pericolosi di quanto non lo siano stati Berisha e Caicedo. La sensazione che la squadra abbia tirato i remi in barca in quel frangente è forte.
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