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Lazio, Luis Alberto: “Voglio essere protagonista. Puntiamo alla Champions”

Ecco le parole di Luis Alberto sulla Lazio e non solo

redazionecittaceleste

ROMA - Tra i giocatori della Lazio che in questo inizio di stagione stanno dimostrando di essere già in forma vi è senza dubbio Luis Alberto.

Il Mago ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano iberico Marca, in cui parla dei biancocelesti e non solo. Ecco come si è espresso: "Volevo e speravo di tornare a giocare per la Spagna. Sapevo che l'allenatore stava offrendo molte opportunità e che, se avessi giocato bene, avrei potuto avere una chance. Che fortunatamente è arrivata. Il campionato è iniziato nel migliore dei modi, è importante perché lo scorso anno è stato complicato a livello personale. Sono molto felice per me stesso e per tutti quelli che mi sono vicini. La scorsa estate non ho potuto partecipare al ritiro a causa della pubalgia e di alcuni problemi che mi trascinavo dietro dal finire dell'annata precedente. Ho iniziato il campionato al 20% e ho giocato quasi tutto l'anno infortunato. I tifosi non sapevano cosa stessi attraversando e ho dovuto convivere con le critiche.

Su questo inizio di stagione: "Questa estate non ho mai smesso di lavorare per poter cominciare la stagione al 100%, e il cambiamento è stato radicale. Questo potrebbe essere il mio miglior momento di forma da quando gioco a calcio. Nella capitale ho trovato serenità, io e la mia famiglia siamo felici a Roma. Qui ho l'opportunità di giocare con continuità, lottare per vincere dei trofei e giocare anche in Europa. Il mister (Inzaghi, ndr) mi ha dato quella continuità e fiducia che cercavo con perseveranza e tanto lavoro. Quest'ultima stagione mi ha concesso più libertà con la palla. Vuole che io sia protagonista, e così facendo le cose stanno andando bene sia per me che per la squadra".

Sul passato: "È vero, per un periodo vedevo tutto nero. Ma con il lavoro, la maturità e una mentalità diversa sono riuscito a superare quel brutto momento. Ora sono una persona diversa. Parlo di meno con Campillo (mental coach, ndr), ma mi dà sempre consigli per continuare a migliorare. Ora lavoro anche con Ruben Pons (fisioterapista, ndr) e ogni giorno con un personal trainer, Pablo, per essere fisicamente sempre in forma. Penso che si noti. Ho imparato che bisogna prendersi più cura di se stessi. Una volta recuperato dall'infortunio, abbiamo iniziato a lavorare per prevenire ricadute e resistere meglio al carico delle partite. Faccio esercizi di forza ogni giorno. Sono diventato più forte, ma dobbiamo continuare a lavorare per mantenere il livello perché la stagione è appena iniziata. La chiamata della Nazionale premia lo sforzo fatto. Quando sono stato chiamato la prima volta (nel 2017, ndr) non avevo la sicurezza che ho adesso, non mi sentivo così protagonista né avevo questa fiducia".

Sugli obbiettivi coi biancocelesti: "Quest'anno affronteremo nuovamente la Juventus in Supercoppa. L'obiettivo principale, in ogni caso, è quello che è sfuggito negli ultimi due anni: entrare in Champions League. È il desiderio nostro di squadra e del club. Il gruppo è lo stesso, ma la mentalità è cambiata. Siamo convinti di ciò che facciamo. I giovani sono cresciuti e non cadiamo negli errori del passato. La scorsa stagione anche Milinkovic ha avuto una leggero calo, ma quest'anno sta tornando ai suoi livelli. Immobile sta realizzando i gol che ci aspettavamo. Ci sono anche El Tucu Correa, Caicedo...Tutti giocatori che ci aiutano davvero tanto. Futuro di nuovo a Siviglia? Dall'esterno c'era più rumore di quanto non ci fosse davvero. Il Siviglia non è riuscito ad accontentare le richieste della Lazio. Se gioco a FIFA? Diciamo che sono peggio con le mani che con i piedi (ride, ndr). Nel nuovo aggiornamento che uscirà a breve spero di essere anche nella rosa della Spagna".