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Lazio, quanti torti arbitrali in Europa negli ultimi 10 anni

Lazio-Siviglia

La Lazio negli ultimi 10 anni ha subito molti torti arbitrali anche in Europa

redazionecittaceleste

ROMA - La Lazio in 180 minuti non riesce a segnare un gol al Siviglia, una squadra che ha molti punti di forza, ma uno di questi non è certamente la difesa. Eppure la Lazio di Inzaghi non riesce a sfruttare le

occasioni che crea, non moltissime a dir la verità, ma la pecca più grande è il poco cinismo sotto porta. Nella gara di ieri contro il Siviglia al minuto numero 16 Lulic si presentava tutto solo davanti a Vaclik, ma dopo lo stop difettoso è arrivato il fallo di Mercado, che colpisce il piede di Lulic al momento della conclusione del bosniaco. Il calcio di rigore è solare e anche il cartellino rosso per fallo da ultimo uomo, un episodio che avrebbe potuto cambiare la partita. Un episodio ovviamente di cui la Lazio non deve fare un alibi, per i problemi del gol analizzati in precedenza. Ma la lista degli errori arbitrali a sfavore dei biancocelesti si allunga.

VILLAREAL-LAZIO: Si parte sempre dalla Spagna nel 2009, quando i biancocelesti furono sconfitti 4-1 dal Villarreal. L’arbitro tedesco Kirchner prima concesse una punizione inesistente da cui arrivò l’1-0 (leggera trattenuta di Foggia su Capdevila), poi fu espulso Baronio per un gesto mai commesso e una presunta manata ad un calciatore del Villareal mentre il centrocampista della Lazio era intento a girarsi, infine venne assegnato un rigore molto generoso per il 2-0.

SPORTINGLISBONA-LAZIO: circa due anni più tardi anche  il fischietto belga Gumienny cadde in errore: il gol di Insua arrivato oltre il recupero del primo tempo e il penalty non concesso per fallo su Sculli.

BORUSSIA  MONCHENGLADBACH-LAZIO: nella gara contro i tedeschi nel 2013 si sfiorò il surreale, con la bellezza di 3 rigori accordati dall’arbitro russo Karasev contro la Lazio di Petkovic e nel secondo tempo venne espulso André Dias, reo per una trattenuta ai danni di un avversario.

FENERBAHCE-LAZIO: Uno degli episodi più eclatanti accadde il 4 aprile 2013 nel quarto di finale di andata in casa del Fenerbahce. Lo scozzese Collum prima non assegnò un rigore solare a Ederson steso da Mehmet Topal con annesso cartellino rosso per fallo da ultimo uomo, poi concesse il rigore ai turchi per un tocco di mano involontario di Radu. Poi l'espulsione di Onazi e la punizione da cui arriva il 2-0 di Kuyt venne preceduta da un fallo ai danni di Mauri.

LAZIO-SALISBURGO: Infine lo scorso anno l’arbitro Hategan condizionò l’andata del doppio confronto con il Salisburgo, con il calcio di rigore molto generoso assegnato per fallo di Basta su Dabbur e nella stessa partita non assegnò un calcio di rigore netto su Ciro Immobile. Troppi errori, che hanno condizionato il cammino europeo della Lazio, contro il Siviglia il calcio di rigore su Lulic era netto e avrebbe potuto cambiare il corso della gara, ma non bisogna farne un alibi per la sconfitta.