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Lotito: “Con la Coppa Italia potremmo salvare l’anno. Inzaghi all’Atalanta? Non rispondo”

Claudio Lotito presidente Lazio

Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha espresso la propria opinione sulla stagione disputata dalla squadra e sulla finale di Coppa Italia di domani

redazionecittaceleste

ROMA - Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha espresso la propria opinione sulla stagione disputata dalla squadra e sulla finale di Coppa Italia di domani. Il patron biancoceleste è stato intervistato dal quotidiano L'Eco di Bergamo.

L’intervista comincia ma neanche a parlarne di fargli la prima domanda. Il presidente parte lancia in resta e per prima cosa offre della sua squadra una definizione senza appello, che non lascia spazio a grandi complimenti.

“Troppo altalenante”.

Però la Lazio a Cagliari, sabato scorso, ha vinto. Positiva anche la prestazione.

“Appunto. Una volta bene, quella prima male, prima ancora così così. Lo chiedo a lei: con quest’organico possiamo stare settimi, ottavi in classifica?. Io che sono il presidente mica posso accettare premi di consolazione. La Lazio, quanto a trofei vinti, sta dietro solo a Juventus, Inter e Milan”.

Insomma, lei è scontento dell’andazzo. Sicché la Coppa Italia sarebbe un premio di consolazione?

“No. Anzi, questa finale di Coppa Italia con l’Atalanta è “la partita”. Intanto la si può considerare il veicolo più diretto per qualificarci almeno in Europa League. La stagione si compone del campionato, della Coppa Italia e di una competizione continentale. Falliti il primo e il terzo obiettivo, centrando il secondo potremmo salvare l’anno”.

Presidente, l’ha letto anche lei che Simone potrebbe venire all’Atalanta?

“Non cominciamo a uscire dal seminato. Se rispondessi, la prossima domanda sarebbe se prenderò Gasperini al posto d’Inzaghi. L’intervista riguarda Atalanta-Lazio. Le due squadre si giocano una finale e lei mi chiede se l’allenatore di una sta per passare all’altra?”

E allora le chiedo come ha fatto l’Atalanta in questi tre anni a trasformarsi da provinciale in lotta per la salvezza ad aspirante big. Proprio i tre anni di Gasperini…

“Intanto la proprietà dell’Atalanta è di qualità. L’ambiente è propizio, non manca l’entusiasmo, la voglia di migliorare. Se non ci fosse una valida organizzazione societaria, Gasperini, per quanto bravo, non avrebbe potuto compiere un simile exploit. Attribuirgli tutti i meriti è riduttivo”.

E come va Bonacina, che da più di un anno allena la sua Primavera?

“Persona per bene. Ed è un valore importante. Ho in società un altro bergamasco, Bianchessi. Anche lui nel settore giovanile”.

Bonacina lo conferma?

“Ricomincia col mercato? Non le ho detto di Inzaghi, mica le posso dire di Bonacina. La Primavera sta facendo i play off per tornare in A. Vediamo come finisce la stagione”.