ROMA - La Lazio approccia la pausa Nazionali con la sensazione di aver gettato al vento altri due punti in queste ultime settimane.

Anche contro il Bologna i biancocelesti hanno avuto nelle proprie mani la possibilità di fare tre punti, ma Correa l'ha gettata via fallendo un calcio di rigore all'87'. Altro passo falso in ottica quarto posto. La sosta servirà a Inzaghi per riordinare le idee della propria squadra.

ALLA FINE SEGNA SEMPRE CIRO 

In fase offensiva ad oggi vi è solo una certezza dalle parti di Formello e questa ha un nome e un cognome: Ciro Immobile. Il bomber della Lazio ha i suoi limiti. Non sarà eccelso a livello qualitativo, e ogni tanto si mangerà gol facili. Eppure, dati alla mano, perché il calcio è fatto di dati, oltre la metà dei gol segnati dal club capitolino in Serie A finora hanno la sua firma. Ciruzzo è già a quota 7 in cima da solo alla classifica marcatori. I biancocelesti in tutto hanno siglato 13 marcature. Ciò significa che o fa gol il nativo di Torre Annunziata, oppure la squadra di Inzaghi fa fatica. Il numero 17 ha timbrato anche in Europa League il determinante 2-1 contro il Rennes. Se si vogliono calcolare tutte le competizioni, su 16 occasioni in cui la Lazio ha gonfiato la rete avversaria, in otto casi ci ha pensato Immobile. Non sarà l'attaccante più forte in circolazione, ma senza di lui si fa dura per il club capitolino. Diamo a Ciro quel che è di Ciro.