È intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio, la radio ufficiale del club, Mario Beretta, allenatore e dirigente sportivo. Argomento di giornata, l’arrivo di Maurizio Sarri sulla panchina biancoceleste. E soprattutto quali potranno essere i cambiamenti nella stagione che è pronta a iniziare. Di seguito le sue parole.
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Beretta: “Sono curioso di vedere alcuni calciatori della Lazio con Sarri”
Le parole dell’allenatore, che poi si è detto “sicuro che Sarri riuscirà in poco tempo a dare un'impronta tattica chiara alla squadra”
Su Sarri
“Sarri è un allenatore che conosce bene il calcio e tende a far giocare bene le squadre. Del resto lo abbiamo visto negli ultimi anni: c’è da dire che ha fatto davvero molto bene. Nella sua nuova avventura alla Lazio, sicuramente sarà necessario cambiare qualcosa a livello tattico. E magari anche qualche pedina rispetto a quelle della gestione Inzaghi. Che, va detto, ha fatto un grande lavoro. In ogni caso sono sicuro che Sarri riuscirà in poco tempo a dare un'impronta tattica chiara e precisa alla squadra. Penso che valuterà tutti gli uomini a disposizione e magari riuscirà anche a rivalutare qualche calciatore. In ogni caso si adatterà alla rosa che avrà”.
Sui singoli
“Lazzari secondo me può adeguarsi tranquillamente alla linea difensiva a quattro, penso sia semplicemente una questione di allenamento. Dovrà solo mettere a punto alcune cose, ma ormai i giocatori hanno raggiunto un livello importante di conoscenza tattica, che permette loro di adattarsi a qualsiasi soluzione.
Luis Alberto e Milinkovic, invece, sono i calciatori che mi incuriosiscono di più. Non vedo l’ora di vederlo in un calcio diverso come quello di Sarri: si tratta di due giocatori straordinari. Immobile già gioca in Nazionale da centrale in un 4-3-3 e ci ha giocato in passato. Stesso discorso per Acerbi, che è già abituato a una linea a quattro. Invece, rimane quello il centrocampo, a tre: è vero che ci sarà da lavorare, ma di base rimarrà lo stesso centrocampo.
Sul futuro
“Al momento sono un consigliere federale in quota AIAC per i professionisti per quanto riguarda la politica sportiva. Da quest’anno, poi, sono docente nel settore tecnico dei corsi centrali per gli allenatori Uefa A e Uefa PRO. È un doppio ruolo in cui mi trovo molto bene, quindi penso che continuerò su questa strada”.
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